Addio Enrico Vinci, il cordoglio dell’Amministrazione: “scompare un pezzo di Messina dall’ Europa”

“Con Enrico Vinci scompare un pezzo di Messina dall’Europa ed un grande sostenitore di quell’integrazione tra gli Stati dell’Unione Europea che vide gettare le basi proprio nella sua Messina con la Conferenza del 1955, grazie al lavoro dell’allora ministro degli Esteri, Gaetano Martino, con il quale Vinci collaborò appena ventitreenne, sino ad arrivare al Trattato di Roma del 1957 che di fatto sancì la creazione dell’UE”.

E’ quanto espresso dal sindaco, Renato Accorinti, nel manifestare ai familiari il profondo cordoglio, anche a nome della Giunta municipale, per la perdita  di una figura importante del panorama politico e culturale italiano ed internazionale, che ha dedicato la sua vita all’Europa per oltre 40 anni, scalando tutte le posizioni della più prestigiosa gerarchia europea fino a diventarne Segretario generale del Parlamento europeo nel 1986.

Laureato in giurisprudenza e procuratore legale. Professore presso la cattedra di diritto delle Comunità europee delle Università di Perugia, Catania e Messina.

Dal 1986 segretario generale del Parlamento europeo e dal 1999 direttore generale. Funzionario, per concorso, dal gennaio 1960 al Parlamento europeo è stato capo di Gabinetto con i presidenti Gaetano Martino, Mario Scelba, Simone Weil ed ha collaborato con i presidenti Emilio Colombo, Jean Duvieusart, Enrique Baron Crespo e Egon Klepsch.

Autore di numerosi saggi giuridici sulle istituzioni comunitarie, fa parte del “Gruppo dei 10” (esperti di politica internazionale che sono stati per lungo tempo attori del processo di integrazione europea). Consigliere per gli Affari europei della Presidenza del Consiglio nel primo Governo Prodi, è presidente di “Europan Italia”, programma di concorsi per nuove architetture, e fa parte del comitato esecutivo della Fondazione Mediterraneo e dell’Advisory Board del Banco di Sicilia.
E’ stato consigliere comunale a Messina per il Partito Liberale dal 1956 al 1960, segretario particolare di Gaetano Martino quando era ministro della pubblica istruzione e ministro degli esteri. Ha partecipato alla Conferenza di Messina e ai lavori preparatori per la redazione dei Trattati di Roma e istitutivi della Comunità europea.

 

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