Messina, tentata evasione dal carcere di Gazzi: bloccati dalla polizia penitenziaria

Hanno tentato la fuga due detenuti di 29 e 25 anni che stamani speravano di evadere dal carcere di Messina, ma sono stati bloccati dalla polizia penitenziaria. Ne da’ notizia il sindacato autonomo Sappe.

“I due hanno approfittato delle ore di aria all’interno del cortile passeggi e improvvisamente si sono arrampicati su un muro per poi riuscire a portarsi sopra l’intercinta. Immediatamente scattato l’allarme – dice Lillo Navarra, segretario per la Sicilia del Sappe – il personale presente in istituto si è subito prodigato per porre fine a quanto stava per essere messo in atto. Da quanto appreso, si è reso necessario lo sparo in aria a scopo intimidatorio da parte di un poliziotto penitenziario che, nell’immediato, si è recato all’esterno della struttura per scongiurare l’eventuale fuga. Probabilmente tale azione fulminea è stata decisiva in quanto i due hanno poi desistito dal loro intento. Tutto il personale in servizio si è contraddistinto nella delicata vicenda ed è grazie all’attenzione e alla professionalità dei caschi azzurri, dunque, una clamorosa evasione è stata sventata in tempo”.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, coglie l’occasione per tornare a sottolineare le criticità delle carceri italiane: “Nei 200 penitenziari del Paese l’affollamento nelle celle resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali, quelli davvero disponibili, non quelli che teoricamente si potrebbero rendere disponibili. Un problema è la mancanza di lavoro, che fa stare nell’apatia i detenuti. Ma va evidenziato anche che l’organico di Polizia penitenziaria è sotto di 7mila unità e che il carcere non può continuare con l’esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi”.

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