“Calcio” e violenza: ha rischiato di morire per un pugno sul campo di Graniti

E’ stato dimesso dal Policlinico di Messina e tornerà presto in campo Giuseppe Licciardello, il giocatore del Pisano ( è una frazione di Zafferana Etnea, ndr) che ha rischiato di morire domenica pomeriggio a Graniti.

Colpito con un pugno da un avversario – si tratta di Alex Manca, un ex parecchio invasato- Licciardello ha subito, tra l’altro, un grave trauma cranico ed è stato il pronto intervento del suo allenatore e della panchina di casa a evitare il peggio, tirandogli fuori la lingua ( era subentrato a inizio secondo tempo a Musumeci, ndr).

Comunque, si è reso necessario il trasferimento a Messina per via dei limiti attuai del “Sirina” di Taormina che fa le prove di sicurezza per il G7.

La partita, girone E di Seconda categoria, è stata sospesa dall’arbitro Gemeli di Messina dopo una prolungata rissa con due espulsi, uno lo stesso Licciardello, aggredito mentre stava rientrando verso la panchina.

Tutto sarebbe nato dal vantaggio ospite del 2-1 a firma Di Blasi.

Difficilissima la ricostruzione di fine gara, di certo sono stati provvidenziali i carabinieri al comando del maresciallo Fleres.

Il pugno e la corsa di tutti, anche dei dirigenti del Graniti, verso Messina e il sospiro di sollievo dopo ore e ore di ansia. E ora si attende non solo il referto arbitrale ma anche l’esito delle querele presentate contro il boxeur Manca. (@Gianfranco Pensavalli)

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