Incendio a Pace, si contano i danni all’impianto della differenziata

L’aria è ancora avvolta dall’odore amaro delle balle di cartone e plastica che hanno sprigionato fumo fino a tarda notte. Danni quantificabili e danni che non potremo mai verificare, come l’inquinamento prodotto dall’incendio dei rifiuti destinati alla filiera del riciclo. Danni che riguardano anche la struttura dell’impianto, su cui sta facendo il punyo Giovanni Calabrò, commissario liquidatore di Messinambiente.

E mentre passano le ore dal rogo che ha violentato la riviera nord, è lo stesso Calabrò ad escludere l’ipotesi di un “attentato” : “Ci sono le videocamere di sorveglianza che hanno registrato tutto e le prime indicazioni che abbiamo non portano a pensare che si tratti di un atto doloso, non c’è alcun elemento per poter gridare all’attentato”.

L’incendio ha avvolto le balle di carta, cartone e plastica stoccate nel piazzale e pronte per partire verso gli impianti che accolgono i materiali differenziati della città di Messina. Ma anche nastri e presse che quindi non potranno essere più utilizzati.

L’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, intanto ha annunciato che l’Arpa farà accertamenti sull’accaduto: “Sì comunica che in attesa che si completino gli accertamenti che ARPA sta effettuando sul territorio per valutare l’impatto sull’ambiente dell’incendio sviluppatosi nell’area dell’ex inceneritore di Pace, si invitano i cittadini che possiedono coltivazioni Ortive interessate dalla nube sprigionatasi dell’incendio di assumere delle normali precauzioni prima del consumo dei prodotti quali ad esempio il lavaggio accurato delle verdure a foglia larga e della frutta che andrebbe sbucciata prima del consumo”.

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it