Convegno Confcommercio: “Le vie del credito sono… infinite. Come finanziare l’azienda”

 

 

“Le vie del credito sono… infinite. Come finanziare l’azienda”: il tema è stato ampiamente dibattuto nel corso di un partecipato convegno promosso dalla Confcommercio di Messina e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, con il patrocinio della Camera di Commercio di Messina. Un tema “caldo” che ha richiamato l’attenzione di numerosi imprenditori, presenti all’incontro tenutosi ieri pomeriggio e che ha visto alternarsi qualificati relatori in rappresentanza di prestigiosi Istituti di credito, del componente della Confcommercio nazionale, esponenti del modo sindacale e professionisti. Tra gli intervenuti Nino Musicò, esperto contabile, Gaetano Di Nicolò, responsabile Fidi Enna, Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina, Ennio Lorusso, Specialist Business Generali Italia Spa, Massimo Pietroburgo, Direttore regionale Calabria e Sicilia Bnl ed Ernesto Ghidinelli, settore credito Confcommercio Nazionale.

Il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, nel suo saluto d’indirizzo ha sottolineato come “Qualsiasi progetto di sviluppo economico non possa fare a meno delle banche. La Confcommercio in città si assume quindi l’onere, nell’interesse delle aziende, di interloquire con gli Istituti di credito per creare quel ponte necessario per riaprire i canali di finanziamento alle aziende”.

Durante il convegno è stato presentato il numero “zero” del giornale della Confcommercio di Messina che si propone come obiettivo quello di diventare uno strumento di confronto e di divulgazione per gli imprenditori associati.

Intanto, l’associazione datoriale del commercianti di Messina ha siglato recentemente un protocollo d’intesa con uno studio professionale a sostegno soprattutto dei giovani imprenditori. “Stiamo dando fiducia alle nuove generazioni che hanno in mente e offrono un progetto – ha detto Nino Musicò -. Vogliamo capire come e dove può funzionare l’idea che ci presentano. La banca tradizionale guarda allo storico e, in genere, tende a bloccare le iniziative sperimentali. Noi cerchiamo garanzie con il medio-micro credito ovvero Mcc con cui lo Stato ne risponde per l’80 per cento. Ci concentriamo su tutti quei giovani che mostrano un Piano rurale o Psr. Qui c’è un vincolo d’età tra i 35-40 anni. Le attività produttive vantano delle agevolazioni attraverso i fondi comunitari europei-regionali per equiparare tutti gli Stati membri”. 

Presente anche il segretario generale della Uil Messina, Ivan Tripodi: “Tutti gli indicatori evidenziano drammaticamente che l’accesso al credito, al di là delle motivazioni tecniche, rappresenta una della cause principali della desertificazione economica della città metropolitana di Messina. Il quadro è deprimente e bisogna essere chiari sia nel puntare le responsabilità contro una nefasta classe dirigente che ha sfasciato il nostro territorio che nel proporre idee e progetti seri e credibili. Pertanto, sapendo che non vi sono ricette salvifiche o che non si intravedono salvatori della patria con la bacchetta magica, è necessario uno shock economico che coinvolga congiuntamente il mondo del lavoro e le imprese per realizzare un progetto comune che punti al rilancio dell’economia e, sic et simpliciter, alla creazione di posti di lavoro: oggi i giovani stanno scappando da Messina e dalla Sicilia per trovare fortuna fuori dall’Italia. Tutto ciò è inaccettabile e impone un impegno straordinario. La UIL sarà certamente protagonista di un processo di rinnovamento delle politiche e delle scelte finalizzate alla salvezza dell’economia messinese”.

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