Amministrative a Castroreale: le quote rose “liberano” Portaro

No, definirlo  un colpo di scena alla vigilia delle prossime elezioni comunali di Castroreale, fissate per il prossimo 11 giugno non è corretto. Ci sono le regole e le aperture verso le quote rosa, un obbligo, non un optional.  Così la candidatura  dell’avvocato Giovanni Munafò, che avrebbe dovuto rappresentare l’alternativa alla “proposta” del sindaco uscente Alessandro Portaro, non è stata ammessa alla consultazione elettorale.

La commissione elettorale mandamentale di Barcellona Pozzo di Gotto, presieduta dal funzionario della Prefettura  Vittorio De Joannon, aveva concesso altre 24 ore all’avvocato Giovanni Munafò, che avrebbe dovuto integrare la lista a supporto della propria candidatura, composta da sette aspiranti consiglieri, con l’inserimento di altre due candidature femminili, nel rispetto della normativa vigente che prevede la quota rosa del 30 per cento rispetto al numero totale della lista.

In realtà la concessione di altre 24 ore all’avvocato Munafò per l’integrazione della lista “Le ali della libertà per Munafò Sindaco” non era possibile ed era stato il frutto di un’errata interpretazione della normativa vigente. Oggi è arrivata l’ufficializzazione dell’esclusione della candidatura di Munafò che non è stata ammessa alla consultazione elettorale del prossimo 11 giugno.

La consultazione elettorale si svolgerà ugualmente, sebbene vi sia un unico candidato sindaco, l’uscente Alessandro Portaro che ha così la strada spianata per la riconferma a primo cittadino di Castroreale. Portaro sarà però rieletto solo se ci sarà un’affluenza alle urne del 5O per cento più uno degli aventi diritto al voto.(@G.Pensavalli)

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