Il “caso” dei 30 migranti: il sindaco di Milazzo ci salva dalla vergogna, Germanà a Sinagra “solidale con chi protesta”

Il sindaco di Milazzo si dice “pronto ad accogliere, qualora fosse necessario, i migranti sbarcati in queste ultime ore” portati in un albergo tra i comuni di Castell’Umberto e Sinagra, sui Nebrodi. Gli abitanti della zona hanno protestato contro il trasferimento degli extracomunitari.
“Ho appena avvisato il prefetto di Messina – dice il sindaco Formica – che il Comune di Milazzo e’ pronto, se si renderà necessario, a mettere a disposizione una scuola per ospitare i migranti che in queste ore stanno sbarcando a centinaia in Sicilia. Naturalmente la soluzione offerta potrà servire a gestire la fase di emergenza, che poi e’ sempre la più delicata.
Milazzo è una città aperta, che crede nel valore della solidarietà e della contaminazione positiva tra le culture. Ed è terra di migranti”.
“Molti nostri concittadini in anni passati ne hanno sperimentato la difficile condizione. – aggiunge – Non possiamo, quindi, rimanere insensibili di fronte al dramma di centinaia di persone che fuggono dalla morte e dalla persecuzione. Donne gravide, bambini, giovani disperati che sognano pace e normalità. Ogni volta che lo Stato è chiamato ad una sfida difficile, le istituzioni tutte hanno il dovere di collaborare nell’interesse superiore della nazione”.

“Ho voluto esprimere personalmente la mia solidarietà ai sindaci di Sinagra e Castell’Umberto e alle loro comunità”. Così il deputato regionale di Ap Nino Germana’ che si trova a Sinagra. “Sono uno strenuo sostenitore dei diritti umani e dei principi di accoglienza- prosegue Germana – ma lo Stato, attraverso il Ministero dell’interno e le Prefetture devono concertare queste azioni con i sindaci. Senza concertazione e con l’imposizione dall’alto possono verificarsi situazione spiacevoli di protesta che spesso degenerano. Il Sindaco di Castell’Umberto, nel momento in cui indossa il tricolore, è un pezzo fondamentale dello Stato e se lo Stato pretende che vengano rispettate le leggi esso per primo deve dare il buon esempio. Sono profondamente addolorato per questi poveri sfortunati che ci guardavano dal balcone di una struttura la cui agibilità è da accertare”.

Intanto stiamo assistendo a vere e proprie rivolte di popolazioni e amministrazioni comunali nei confronti delle decisioni di prefetti, di utilizzare strutture ricettive (per lo più turistiche) per la sistemazione dei richiedenti asilo.

Bisognerebbe piuttosto togliere subito al ministero dell’interno il potere di decidere dove inviare i migranti che sbarcano,  istituendo un tavolo tra Anci e associazioni. “Sarebbe un esperimento – dice Fulvio Vassallo  – ma dimostrebbe che con meno polizia e piu’dialogo si puo’anche fare il miracolo di convincere gli italioti, annebbiati dalla propaganda anti immigrati, al rispetto dei doveri di accoglienza sanciti anche dalla legge e del diritto europeo”.

 

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