Migranti: nasce parlamentino sindaci Nebrodi, basta imposizioni

Nasce il ‘parlamentino’ dei sindaci dei Nebrodi che chiedono di essere coinvolti nelle decisioni relative alla gestione dei migranti nei loro territori e politiche di distribuzione piu’ eque. “Basta decisioni dall’alta”, e’ il senso dell’iniziativa. Lo annuncia il sindaco di Castell’Umberto, nel Messinese, Vincenzo Lionetto Civa, al centro della clamorosa protesta avviata dopo l’arrivo, la scorsa settimana, di 50 immigrati sistemati in un ex albergo nel territorio di Sinagra, al confine con il centro nebroideo. Oggi pomeriggio fissata la prima riunione a Torrenova. “Sara’ una consulta – spiega nel corso di un’affollata assemblea in municipio con i concittadini – che mettera’ insieme i 40 Comuni coinvolti per porre nero su bianco una piattaforma unitaria che porteremo al prefetto giovedi’, quando parleremo anche del bando Sprar. Lo facciamo perche’ questi 40 Comuni sono nelle stesse condizioni e per coinvolgere la popolazione”. “Non siamo razzisti”, ha ribadito, “ma vogliamo precise garanzie dallo Stato”.
“A noi fa male avere il sostegno di Salvini e Forza Nuova”, avevano ripetuto dalla platea i promotori dell’incontro, il nuovo coordinamento ‘Castell’Umberto senza frontiere’, “non c’entriamo niente con loro, non siamo razzisti”. Li ha ancora rassicurati il primo cittadino: “Siamo stati usati, ma non ci prestiamo alle manipolazioni mediatiche e alle strumentalizzazioni politiche. Siamo stati strumentalizzati da un meccanismo politico nazionale che in questo momento spinge in una certa direzione, devono virare in un altro senso e ci utilizzano per giustificare questa virata, dopo mesi che sindaci come me protestavano inascoltati. Ora utilizzeremo questo vento come un vantaggio per porre la questione dei Comuni che non possono essere piu’ scavalcati. Peraltro qualche altro cosa avverra’ a Castell’Umberto: alcune strutture private sono quasi pronte ad accogliere minori non accompagnati, bypassando i Comuni, perche’ il rapporto in questo caso e’ direttamente con la Regione. Ci sono procedimenti tecnico-amministrativi che lo confermano, ma noi vigileremo”. (AGI)

Il sindaco aveva anticipato le sue ragioni a Messinaora in una recente intervista.

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