Veltroni volle Genovese al top, ecco perché Bersani non può dire no ad Alfano

di Gianfranco Pensavalli – Titolone di Italia Oggi: Veltroni volle Genovese al top. Badava al malloppo dei suoi voti e non certo alla sua moralità. Ecco perché oggi Bersani non può fare lo schizzinoso su Alfano. L’articolessa ha la firma autorevole dell’ex Magistrato delle Acque del Po Domenico Cacopardo, personaggio stranoto dalle parti di Letojanni perché accusò, finora perdendo in tribunale, il paese di alta mafiosità in doppio petto.

In vero, ci sono accostamenti metaforici del doppio Pd siculo con il nazismo polacco e un film di Pakula “La scelta di Sofia” ( sacrificare un figlio per salvarne un altro, Oscar 1983 per Meryl Streep).

Angelino Alfano è considerato il vero erede isolano della vecchia Dc dei Lima, dei Ciancimino e dei Cuffaro. E Crocetta un fenomeno da Luna park.

Tornando a Genovese, che è davvero un finanziere come è scritto nel curriculum parlamentare, c’è un passaggio “giudiziario” che lo riguarda sindaco di Messina che è un po’ così: il nipote di Gullotti è definito un giovane vecchio arnese che moralmente non avrebbe dovuto fare il segretario regionale Pd.

L’ottimista Cacopardo chiosa con un “qualunque sia il risultato di queste elezioni, nulla di sostanziale cambierà nel tragico destino di irredimibilità dei miei conterranei. Purtroppo”.

Giusto segnalare che non affonda i colpi su condanne già incassate, carcerazioni, cacciate dal Parlamento e reintegri a carico di Genovese. E quel ” per maggiori informazioni chiedere al web”, suvvia…

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