Città metropolitana: decaduti Accorinti, Bianco e Orlando

Seppur in grave ritardo, il governo Crocetta ha promulgato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, la legge regionale n.17 dell’11 agosto scorso che di fatto ripristina le ex province stabilendo il ritorno alle elezioni dirette dei suoi organi, sindaco metropolitano in testa. La prima conseguenza è che sino alle prossime elezioni torneranno i commissari regionali mentre perderanno sin da subito il potere sinora esercitato dai sindaci dei capoluoghi di Palermo, Catania e Messina.

L’opposizione ha infatti  rimesso le lancette indietro di quattro anni abolendo quel che rimaneva della riforma degli enti intermedi e togliendo dalle poltrone di presidenti delle Città metropolitane Orlando, Bianco e Accorinti, tutti di centrosinistra.

A differenza che nel resto d’Italia, quindi, non solo questi carrozzoni rimangono in piedi, ma è stata reintrodotta l’elezione diretta dei consiglieri e dei presidenti di Province e Città metropolitane, con tanto di stipendi d’oro per i vertici e rimborso spese per gli eletti in consiglio.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it