Regionali 2017, tegola sul M5S: il giudice “sospende” Cancelleri

A poco meno di due mesi dalle elezioni regionali in Sicilia, un’altra tegola sul Movimento Cinque Stelle: la quinta sezione civile del tribunale di Palermo ha sospeso la validità e gli effetti delle cosiddette “regionarie” siciliane, le elezioni on line che hanno incoronato Giancarlo Cancelleri candidato del Movimento a governare la Sicilia.

Il provvedimento cautelare emesso dal giudice sospende l’elezione e rinvia la causa al 18 settembre per l’integrazione del contraddittorio nei confronti dei candidati classificatisi in posizione utile per entrare in lista.

Il ricorso è stato presentato da Mauro Giulivi, un militante siciliano, difeso dagli avvocati Lorenzo Borrè e Riccardo Gentile. Giulivi era stato escluso per non aver firmato un documento che gli era stato sottoposto dal Movimento e dallo staff, necessario per potersi candidare.

Si tratterebbe di uno di quei testi ad hoc che M5s fa firmare ai candidati chiamandoli codici etici, ma che in realtà sarebbero clausole contrattuali.

mauro_giuliviSui social commenta Giulivi, ripercorrendo la vicenda personale:

“A Giugno 2017 ho ricevuto, come tutti gli iscritti al Movimento 5 Stelle residenti in Sicilia, l’invito a partecipare alle “regionarie”, le selezioni online per definire la lista di candidati che si presenteranno alle prossime elezioni del 5 Novembre.

Mi sono attivato nel M5S sin dal 2012 – si legge su fb –  quando quasi nessuno conosceva il movimento, e spinto e sostenuto da diversi attivisti, ho deciso di accettare e partecipare alle votazioni online.

Dopo appena un giorno, però, ricevo una mail dallo staff di Beppe Grillo, lo stesso che mi aveva invitato a partecipare alla selezione, con cui mi veniva comunicato che non possedevo i requisiti per candidarmi. A seguito di uno scambio di mail in cui chiedevo di essere reinserito dal momento che ritenevo e ritengo di essere in possesso di tutti i requisiti necessari, intuivo che in realtà la mia esclusione era, probabilmente, voluta. Dopo diversi giorni di colloqui in cui ho chiesto bonariamente e senza pubblicità alcuna, di far valere il mio diritto di partecipare alla selezione, mi sono visto costretto a rivolgermi ad un legale.

Dopo circa due mesi si è finalmente giunti all’udienza cautelare. A prescindere dalla decisione presa dal giudice, tengo a precisare e ribadire che la mia è una battaglia di trasparenza e rispetto delle regole, valori fondanti del Movimento che seguo e sostengo ormai da diversi anni e che prima di arrivare a questo stadio, proprio in virtù del rispetto per il Movimento e per ciò che rappresenta, per settimane ho cercato il dialogo e la mediazione, ma niente da fare, ho ricevuto solo picche e porte in faccia.

Credo fortemente nei principi della trasparenza e dell’orizzontalità che sono alla base del Movimento 5 stelle ed è in nome di tali principi che ho sempre agito. Il mio intento è tutelare il movimento 5 stelle da gravi fatti e dinamiche che lo snaturano e lo indeboliscono proprio alle porte di un appuntamento così importante come quello delle regionali siciliane. Basterà rispettare le decisioni del giudice che ha accolto il mio ricorso e ripetere le votazioni. È importante tenere la #Barradritta, non possiamo permetterci sbavature, noi che siamo l’unica alternativa per la Sicilia e per il nostro Paese.”

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