Cucinano la “meusa” ma la carne è conservata in pessimo stato. Denunciato titolare di un bar

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Continuano senza sosta i servizi della Polizia di Stato  finalizzati al contrasto del fenomeno della macellazione clandestina, nonché di tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare.

Ad essere controllato nella giornata di ieri 24 ottobre  dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Sant’Agata Militello, con la collaborazione del Servizio Veterinario di Mistretta,  un noto bar di un comune al confine con la Provincia di Palermo.

Nel corso dell’accertamento amministrativo veniva rinvenuto all’interno della cucina, sopra un bancone di lavoro, una vaschetta in plastica bianca con all’interno polmone, fegato e milza di bovino in fase di scongelamento, posti dentro un sacchetto dell’immondizia nero e altri all’interno di un sacchetto bianco, tutti in fase di scongelamento. Il titolare riferiva che la carne doveva essere preparata per cucinare la cosiddetta “meusa”. Dagli accertamenti documentali, l’attività non risultava essere autorizzata al congelamento degli alimenti.

Da un controllo più approfondito gli Agenti trovavano all’interno di congelatore per i gelati, un’elevatissima quantità di carne congelata, conservata addirittura in sacchi dell’immondizia, molta della quale presentava cattivo odore, evidenti bruciature da freddo, brina ed era priva di tracciabilità che indicasse l’origine regolare degli alimenti.

La suddetta carne, priva di bolli sanitari e in alcuni casi acquistata e conservata nel congelatore da oltre un anno, era costituita da polmoni, milza, fegato, interiora, polli, carne macinata e cosce e costate di suino, posta a contatto diretto con altri alimenti aperti e a rischio di contaminazione e insudiciamento (cornetti, e sfoglie pronto forno).

Altra carne congelata e non tracciata, veniva ritrovata dagli agenti, nascosta all’interno di un doppio fondo posto alla base del congelatore. In totale venivano sequestrati oltre 120 chilogrammi di carne.

Sono state elevate sanzioni amministrative per 1.500 euro per omessa tracciabilità dei prodotti alimentari. Inoltre il titolare veniva deferito all’Autorità Giudiziaria anche per i reati di ricettazione, macellazione clandestina, nonché detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e destinati alla vendita al pubblico. L’impiego di carne congelata e quindi la qualità del prodotto non era indicata al cliente in alcun menù e pertanto è scattato anche il reato di tentata frode in commercio.

 

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