Concorso truccato al Policlinico, nuova udienza a febbraio

E’ stato aggiornato all’1 febbraio il processo per il concorso truccato per l’addetto stampa del Policlinico di Messina. L’udienza ieri sera si è prolungata fino alle 19,30 ed ha messo in chiaro lo spaccato istituzionale che ha portato a far vincere Valeria Arena, classe 1984, oggi ben piazzata alla Asl di Biella e Vercelli grazie a un percorso pilotato, favorito da due giornaliste, Alessandra Ziniti e Laura Oddo, che componevano la commissione che fece perdere Gianluca Rossellini, oggi parte civile grazie alla tenacia dell’avvocato agrigentino Lillo Massimiliano Musso, e che valutò zero l’attività professionale di Davide Gambale, terzo classificato che si limitò a un ricorso amministrativo.

Sono imputati anche Giuseppa Sturniolo, dirigente amministrativo del Policlinicoo e l’ex dg Giuseppe Pecoraro, che concesse una proroga extra legem alla Arena. Che risponde anche di aver “firmato” i fogli del compito scritto, ma non venne esclusa.

Detto che la Arena ha un iter pendente a Reggio Calabria per la sua falsa residenza a Villa San Giovanni- così aggirò il no all’iscrizione all’Albo dei Pubblicisti in Sicilia per essere accettata in Calabria e che a Catanzaro è pendente un fascicolo su eventuale dolo dell’Ordine dei Giornalisti di Calabria- ecco il colpo di scena di ieri sera. Che disvela come si usi la raccomandazione,  la stessa porti a un falso certificato e allo scavalcamento dei compiti di un direttore responsabile.

La presidente Silvana Grasso ha messo spalle al muro Letterio Sciliberto, che come amministratore del periodico Le Vie del Centro, ha firmato l’avvenuta collaborazione di Valeria Arena. Come richiesto dalla mamma della ragazza, Maria Irrera, segretaria della Cassa Edile.

Il fatto è che il direttore del periodico Davide Gambale abbia negato che la Arena avesse mai collaborato, giornalisticamente parlando, con il periodico e, fatto quasi esilarante, la Commissione esaminatrice abbia valutato curricularmente la Arena per quella collaborazione ma non chi il periodico lo dirigeva. Lo stesso Sciliberto ha ammesso di non aver mai pagato la Arena e di non aver contezza su cosa avesse mai scritto per Le Vie del Centro. Inutile dire delle schermaglie difensive degli imputati.

Il pm d’udienza Massara ha poi prodotto un documento dei Ris di Messina sugli atti firmati dalla Arena. Presenti, come sempre, i soli Laura Oddo e Giuseppe Pecoraro. Gambale era l’ultimo teste dell’accusa e la presidente Grasso ha imposto per la prossima udienza l’esame di tutti i testi. Su qualche reato incombe la prescrizione.

I fatti risalgono al 2011 e c’è stata troppa inerzia dei pm che si sono alternati nella gestione del fascicolo, con richiesta negata di avocazione della Procura Generale. (Gianfranco Pensavalli)

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