Teatro: MOSTROCALIGOLA ai Magazzini del Sale il 27 e 28 gennaio

Prosegue la stagione teatrale ai Magazzini del Sale, ancora una volta con una compagnia che ha le sue radici nella nostra città ma che con i suoi lavori e le sue collaborazioni viaggia a vele spiegate nel panorama teatrale nazionale riscuotendo sempre successi e consensi.

In scena il 27 e 28 gennaio sarà infatti Il Castello di Sancio Panza, con una nuova versione del proprio spettacolo MOSTROCALIGOLA. La regia di Roberto Zorn Bonaventura intreccia  il testo con la vita e le prese di posizione di Albert camus. Un viaggio nell’assurdo per dare un senso alla vita e all’arte: la rivolta. “intendiamo questa tappa del Caligola come una ri-unione tra attori e pubblico semplicemente perché, come dice Camus, il Mondo così com’è non è sopportabile, gli uomini muoiono e non sono felici”.

Protagonisti dello spettacolo saranno Monia Alfieri, Gianluca Cesale e Giuseppe Giamboi, finalmente di nuovo sul palco. I costumi sono di Francesca Cannavò. Lo spettacolo andrà in scena in due repliche, sabato e domenica alle ore 21,00. E’ consigliata la prenotazione allo 090 2924580 o via whatsapp al 339 5035152

Caligola è uno dei personaggi più controversi della storia.

Controverso per il suo potere, per il suo amore, per la sua follia e per la sua logica spietata.

Albert Camus, nella versione del Caligola del 1941, descrive la sua disperazione, la sua solitudine, la sua recita e la sua morte.

“Noi ci mettiamo la nostra storia, quella che viviamo, adesso, noi che scriviamo, noi che leggiamo, noi che osserviamo” così Roberto Bonaventura commenta il lavoro fatto con i suoi attori.

“Osserviamo amore che poi diventa odio, vita che subito diventa morte. Assistiamo alle guerre e al dolore. Dei padri, dei figli e degli animali.  E versiamo lacrime. E poi? Poi pensiamo al denaro. Tutto sguazza nelle finanze. Il Tesoro, ciò che è importante.

E lui, Caligola, dilaniato dal dolore per la morte di Drusilla, la sorella amata, desiderata e divinizzata, viene invitato a pensare agli affari di stato, a ciò che conta, proprio al Tesoro.

E allora comincia il gioco: mettere sullo stesso piano la Vita e il Tesoro. Un gioco che richiede logica.

Bisogna essere logici. Ma non c’è amore dove c’è logica.

E’ così che si diventa mostri, tutti insieme.”

 

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