“Una porta per il futuro” recuperando il portale del ‘600: il progetto dell’UniMe

di Marina Pagliaro – Un progetto nato nell’aprile 2015 dal nome “Una porta verso il futuro” che vuole procedere memore della storia e della tradizione passate. L’antico portale del 1600 dell’Università di Messina, esempio di stile manierista, che costituiva l’ingresso principale ai tempi del Collegio dei Padri Gesuiti (definito “Prototipo” poiché il primo fondato nel mondo dalla Compagnia di Gesù di S. Ignazio di Loyola), sarà restaurato e ricollocato proprio davanti all’ingresso principale di Piazza Pugliatti.

Questa mattina a presentare il progetto nella sala dell’Accademia dei Pericolanti, il prof. Emanuele Scribano, Prorettore Vicario, il prof. Giovanni Cupaiuolo, Vice presidente dell’Accademia dei Pericolanti, il prof. arch. Nicola Aricò, il prof. Antonino Recupero, l’arch. Biagio La Spada, RUP del procedimento, ed il prof. arch. Mirella Vinci della Soprintendenza BB. CC. AA. di Messina.

 

IMG_4356Un investimento di 800 mila euro (40 mila euro dei quali fanno parte della campagna 5xMille del 2015 voluta dall’UniMe) che darà nuova vita a un esempio di architettura che è patrimonio per tutta la città e testimonianza storica di grande valore. 7 metri di altezza per un vero e proprio Arc Du Triomphe tutto messinese che, fra 20 mesi – il tempo necessario per effettuare tutti i lavori – si ergerà al di fuori delle mura contenitive in cui in questo momento si trova collocato, perdendo tutta la sua bellezza.

Un simbolo, questo, dalla tradizione dell’Ateneo che ha già siglato un accordo di programma con il Comune e la Soprintendenza di Messina, che hanno ottenuto già il parere favorevole del Genio Civile. Le aiuole attualmente antistanti l’ingresso di Piazza Pugliatti, infatti, saranno ridotte per ospitare il portale che sarà, inoltre, dotato di tutte le misure antisismiche. Negli ultimi mesi sono stati anche effettuati dei saggi nell’area in cui verranno realizzati i supporti che sosterranno la struttura.

DSC08978“Le fasi del progetto – ha commentato l’arch. Nicola Aricò – sono delicate  e valutano ogni aspetto nella sua totalità, comprese anche le valutazioni sismiche. La struttura del portale verrà dotata di isolatori sismici. Nel 1927, dopo varie fasi storiche e le vicissitudini come i terremoti, il portale era suddiviso in 64 conci ( di cui 2 emulati in cemento ed altri 2 parzialmente rovinati). Nel 1930 fu rimontato su un muro di contenimento, incastonato in una piastra muraria”.

Al posto dell’attuale zona in cui si trova il portale, invece, verrà collocata una nuova scalinata. Complesse le operazioni per riuscire a smontare, restaurare e collocazione presso la nuova sede e l’Antico portale d’Ateneo. Attualmente è visibile dall’interno del cortile del plesso centrale nel lato che costeggia la Via Giacomo Venezian.

“Dietro al progetto di restauro e ricollocazione dell’Antico portale d’Ateneo – ha detto  il prof. Scribano – vi è una scelta dall’alto valore simbolico e storico, volta a ricollocarlo per darne visione alla città. La concretezza e consistenza progettuale risale al 2015 e, da allora, l’operazione e l’ideazione progettuale è entrata nel vivo in tutta la sua complessità. Dietro al piano vi è una grande lavoro di recupero delle memorie storiche. Il rinnovamento dell’Antico portale sfata la granitica credenza secondo cui la cittadinanza è tiepida di fronte a iniziative simili. I quasi 40.000 euro donati dai cittadini mediante gli accreditati fondi del 5xmille rappresentano un bellissimo segnale e attendiamo i dati degli altri anni per testimoniare la generosità della città. Al progetto, con lo stanziamento di ulteriori 800 mila euro, è stata data copertura finanziaria e l’auspicio è quello di portarlo presto a compimento”.

È prevista, infine, la pubblicazione di un volume che riassumerà tutte le fasi evolutive dei lavori.

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