Liberi e Forti vira su Ardizzone sindaco ma…

di Gianfranco Pensavalli – Sabato a Messina, davanti a un numero forse imprevisto di gente che vorrebbe trovare un condottiero che vada a governare la città, Liberi e Forti, che si ispira a una trasmissione che ebbe un grande richiamo tv per il carisma del rimpianto Mino Licordari, giornalista-avvocato-trascinatore, ha finalmente iniziato a sparigliare le carte.

cremoniniE se è vero che il coordinatore Enzo Caruso ha ammesso che sostituire Accorinti non è nelle sue corde e neppure si ritiene all’altezza, se è vero che lo storico Nino Principato punta a fare il consigliere, se è vero che l’ammiraglio Gianfrancesco Cremonini avrebbe bisogno di una spinta, è indubbio che virare su Giovanni Ardizzone non appare utopistico. Solo che l’ex presidente dell’Ars oggi vale il 18% e non è cifra che possa garantirgli il ballottaggio.

Oggi, perché il voto romano potrà chiarire tante idee sul capoluogo, sul voto “giovane” e sugli scontenti che Pd e FI hanno in seno dopo le porcatone dei paracadutati nelle liste o la pulizia etnica, che ricorda quella dei naniani ai tempi della Vicari.

Perché a Messina in 60.000 votano secondo portafoglio e il resto è ancora preda delle aggressioni dei galoppini, quelli che nei Quartieri erano e sono il collante tra il popolino e le stanze importanti.

Molti degli intervenuti non capiscono o non vogliono comprendere certi meccanismi. Parlano di programmi e non di uomini e così vengono zittiti da una 19enne che può coagulare un centinaio di verdissime speranze.

Portare 400 voti a testa in nome delle intellighenzie? Pura follia.

C’è chi, come Sergio Indelicato, ha operato in una certa maniera 5 anni fa, facendo imbufalire parecchia gente virando su un uomo volutamente a perdere come Enzo Garofalo. Un paio di interventi di messinesi d’adozione hanno messo a nudo anche il senso del ridicolo di certe azioni politiche messinesi che, al confronto con i Bianco e gli Orlando, fanno pensare che sì, Binacria esiste e prospera perché gli interlocutori giocano a fare i mona direbbero a Nord Est o son preda del “babbìo”, per restare a Monte Scuderi.

Il messaggio è stato lanciato. Verificato l’esito del Rosatellum, si tornerà al confronto. Ma è sicuro che se Ardizzone dovesse dire no Cremonini e gli altri hanno l’asso nella manica.

E intanto l’ex Presidente dell’Ars commenta su facebook: “Ringrazio i cittadini liberi e forti che ci sono, anche in questa città….nonostante tutto”

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it