Vangelo Ora: Gesù è matto

di Fra giuseppe Maggiore – Dal Vangelo secondo Marco (3,20-21) In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Parola del Signore

Gesù è matto. No cari fratelli e sorelle non sto bestemmiando. È matto, lo dicono i suoi parenti che tentano di farlo uscire da una casa dov’è rimasto chiuso dalla folla che gli impedisce di mangiare.

All’epoca mangiare era un privilegio per pochi (oggi le cose in alcuni posti non sono cambiate) e lui che poteva (magari moltiplicava un pezzo di pane)non mangia . Non si risparmia, dedica tutto il suo tempo all’annuncio del Regno. È matto, fuori di testa perché contraddice il nostro modo di vivere, di intendere la religione, di vedere noi stessi. Sta con gente che ha una bassa reputazione, non sfrutta il suo successo per emergere, per affermarsi, per essere qualcuno, costi quel che costi. In cambio di stare lui al centro mette gli storpi, i ciechi, i peccatori…  Immaginate uno di noi che si fa lavare i piedi da una prostituta (la Maddalena) o che parla con una che ha avuto più mariti (la Samaritana) in un luogo dove si incontrano le coppiette. Sapete cosa succerebbe? I parrocchiani, i “fedelissimi della religione” dopo aver riempito un paese intero di calunnie diranno “ chi mai è questo che mangia e beve con i peccatori e le prostitute e non osserva la legge della Chiesa?”

Chi ama davvero è folle, perché il vero amore ti cambia, ti trasforma. Pensate a Francesco di Assisi. Secondo voi è normale che uno che sta bene economicamente regala tutto e si spoglia in piazza per vestirsi con gli abiti dei mendicanti o di un clochard? È matto, è matto questo si dirà. Tra l’altro i primi accusatori e i malpensanti provengono spesso dai parenti e dagli amici o dai confratelli. Gesù in un altro passo del Vangelo quando gli riferiscono che sua madre e i suoi fratelli lo cercano perché lo credono fuori di sé, risponde “ mia madre, i miei fratelli e le mie sorelle sono coloro che compiono la volontà del Padre mio”

Gesù non la pensa come noi, mette gli altri nel mezzo, le loro priorità al centro delle proprie scelte. Proclama beati coloro che donano la loro vita per gli altri, proclama beati i poveri e i perseguitati . Poniamo Gesù come modello di mitezza e di umiltà. Se decidiamo di seguire questo folle, non spaventiamoci se qualcuno, prima o poi, avrà da ridire sulle vostre scelte poco condivise…

Se caso mai decidiamo di seguire realmente il Signore è necessario sapere che la follia di Gesù troverà il suo pieno compimento nella morte volontaria sulla croce, dopo aver annunziato un parametro di giudizio davvero sconvolgente: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici».

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