Alicudi, la storia infinita del prolungamento del molo: l’appello degli isolani

Dopo 10 anni di sospensioni e riprese, i lavori per il prolungamento del molo della più occidentale delle isole Eolie non sono ancora stati portati a termine. E la stagione turistica è alle porte. L’ennesima ditta appaltatrice dovrebbe terminare l’opera entro la fine di maggio di quest’anno ma i lavori proseguono a rilento, quando non sono addirittura fermi per settimane. Gli isolani sono molto preoccupati e hanno paura che anche questa volta la data non venga rispettata. Mancano 40 giorni alla fine di maggio e cominciano ad arrivare i primi turisti, per la maggior parte stranieri. La prima immagine che hanno dell’isola è una distesa di cassoni che occupano tutta la superficie calpestabile del molo e la spiaggia antistante. “Che figura facciamo agli occhi di questi turisti? Che cosa penseranno della Sicilia e dell’Italia? – scrivono in un nota alcuni abitanti dell’isola”.

La situazione è anche peggiorata rispetto all’anno scorso. Per cercare di mitigare un po’ l’impatto negativo, l’estate scorsa i cassoni erano stati “abbelliti” dagli isolani con dei murales; quest’anno però i cassoni sono ulteriormente aumentati, provocando grande disagio a tutta l’isola e soprattutto ai turisti che alloggiano di fronte al molo e che si ritrovano sotto alle finestre anche ruspe e materiale edilizio. La ditta appaltatrice lavora a singhiozzo e la popolazione dell’isola è completamente disinformata riguardo alla fine dei lavori. “Abbiamo cercato di contattare gli organi di competenza per avere informazioni al riguardo, – si legge ancora – ma l’Ufficio Tecnico del Comune che dovrebbe occuparsi dei lavori del molo non risponde alle telefonate. A chi ci dobbiamo rivolgere per avere delle risposte? Dobbiamo iniziare la stagione estiva con il molo in queste condizioni?Alicudi è un’isola con poche risorse, che vive solo di turismo. – conclude la nota – Se la stagione turistica non può partire per motivi al di fuori del nostro controllo, esigiamo che i responsabili vengano ad Alicudi e ci spieghino per quale motivo quest’anno non potremo lavorare e come faremo a sopravvivere”.

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