La rivoluzione di Accorinti accanto ai giovani per inaugurare il comitato elettorale

di Marina Pagliaro – In primo piano i giovani. Sono stati loro la vera anima della inaugurazione della sede del comitato elettorale per Renato Accorinti Sindaco. Insieme a una folla di persone che si è riunita in Via Cardines per l’evento cui ha partecipato anche Cambiamo Messina dal Basso. La sede in Via Garibaldi, aperta ufficialmente a tutti oggi, ospiterà le liste a sostegno Renato Accorinti Sindaco Percorso Comune, grazie al supporto e all’organizzazione di Generazione R che, con gli altri candidati, saranno nella sede dalle 8 alle 24 di ogni giorni per dare informazioni e accettare proposte da tutti.

“Questo è un momento importante per noi e per la nostra città – ha detto Renato Accorinti, primo a prendere la parola – Non soltanto per l’inaugurazione della sede ma per la voglia di riproporre un percorso cominciato cinque anni fa anche attraverso questo luogo di aggregazione inaugurato oggi”. Il discorso di Renato ha voluto sottolineare il punto di vista politico che ha guidato e continua a guidare la sua attività, senza polemizzare sugli avversari ma volendone sottolineare le differenze. “Non facciamo voto di scambio e non permetteremo a nessuno di rovinare la nostra creatura – ha aggiunto il sindaco uscente – Non abbiamo veleno contro gli altri ma vogliamo concentrarci su quanto fatto e quanto c’è ancora da fare. Il nostro scambio è uno scambio culturale che non ha proprietà privata ma che è di tutti. Ho avuto 8 assessori che sono stati 8 guerrieri della luce a lavorare con professionalità e passione con un percorso pulito. Il Palazzo è stato rifondato”.

A quel punto Renato Accorinti, prendendo la foto che lo ritraeva 5 anni fa con lo sfondo della bandiera della pace, uno dei suoi simboli e valori più importanti, ha voluto firmare il patto con i cittadini, dando un nome alla sua rivoluzione: “Dal clientelismo al diritto. Questo è il cambiamento e noi l’abbiamo fatto – ha aggiunto – Possiamo guardare negli occhi ogni cittadino fieri e quando lo capiscono si diventa una squadra e siamo fieri. Al di là di quante cose fatte vi invito a cambiare la cultura di questa città di cui noi siamo tutti protagonisti”.

Dopo il discorso introduttivo hanno preso la parola i giovani candidati, Guglielmo Sidoti, con la lista Renato Accorinti SindacoDomenico Maiolino con Percorso Comune e Christian Mangano con Cambiamo Messina dal Basso insieme alla portavoce di Generazione R, Maria Giulia Pallucca.

Consapevole e senza schemi ma diretto nel segno di quanto detto da Renato poco prima il discorso di Guglielmo Sidoti, che ha voluto spiegare il suo avvicinamento a Renato, dopo aver lasciato il PD. “Nel 2013 i cittadini messinesi sono stati chiari e hanno chiesto alla politica di questa città di rinnovarsi non soltanto nei volti ma soprattutto nei metodi e negli approcci: tornare all’interesse dei cittadini. Noi ci troviamo di fronte a volti e nomi nuovi: cosa è cambiato? Bramanti, Saitta sono come Germanà, Picciolo, Genovese, Navarra: sono gli stessi di cinque anni fa e della storia di questa città che continuano ancora oggi a occupare i partiti che dovrebbero rappresentare il rinnovamento. – ha detto Sidoti – Non basta dare alla lista un nome civico quando queste sono fatte dai soliti esponenti che prima di guardare ai progetti della città immaginano come spartirsi gli assessori. La mia scelta di lasciare il PD è stata fatta in nome del rinnovamento. L’Amministrazione ora deve cogliere i frutti di 5 anni e per questo serve continuità. La nostra città ci faceva vergognare: ora questo non accade più. Questo è il vero movimento civico: i cinque anno passati oltre alle opere materiali hanno avviato un cambiamento di mentalità che deve lavorare ancora. Stiamo estirpando i vari D’Alia, Picciolo, Navarra perchè abbiamo dimostrato che la politica è servizio e questo è mancato”.

Emozionata ma incisiva anche Maria Giulia Pallucca, che ha parlato in rappresentanza di Generazione R. “Grazie a Renato e agli Assessori è nato tutto: è stata una magia ma le magie non succedono per caso e servono gli estremi affinché queste cose accadono ancora – ha raccontato – Dopo cinque anni ci può essere stanchezza, si può sbagliare ma chi ti è stato accanto e non ti ha tradito non lo lasci. Per questo dobbiamo sostenere chi per 5 anni ha fatto il bene della città e ci ha sostenuto. I cavalli buoni si vedono sul lungo percorso e interrompere ora sarebbe una follia. Arriviamo al 10 giugno avanti e insieme”.

A ribadire i motivi della scelta di Renato per il coinvolgimento prestato durante gli anni verso tutti e per non essere stato Il Sindaco, ma Renato, per ogni cittadino, Domenico Maiolino e Christian Mangano. “Non sapevamo cosa volesse dire essere parte della città, ma adesso si – ha detto Maiolino – Ogni giorno siamo qua per creare un laboratorio politico portando idee e collaborando tutti insieme per continuare nel percorso del cambiamento continuo”. Diversi i motivi per cui tanti giovani si sono uniti, nel corso degli ultimi anni, attorno a Renato, ma tutti accomunati dalla ritrovata voglia di partecipare e di essere parte attiva della politica di Messina. “Quello che mi ha spinto a partecipare è il significato dal “basso”, perché tutti gli amministratori sono persone come tante a cui ti avvicini e con cui puoi parlare senza problemi – ha detto Mangano – Per questo motivo ho deciso di candidarmi per sostenere l’esperienza che spinge tutti a dare un contributo. Accanto a Renato mi sento a casa perché Renato è l’amico di tutti, non il sindaco. Ci hanno dato una dimensione di politica democratica e non la politica del palazzo. Tutti noi possiamo dare il nostro contributo”.

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