Cateno De Luca presenta le liste a sostegno e si scaglia contro “la casta dei privilegi”

“A Messina il centrodestra e il centrosinistra stesse facce della stessa medaglia, sono la casta dei privilegi. M5s non scelga Sciacca che non è uomo del cambiamento, ma adatto a tutte le stagioni. Accorinti è stata scelta del meno peggio, ma i cittadini ora votino me chi ha veramente competenze vuole la vera svolta per la città. Il casinò è una provocazione ma  trasformare Palazzo Zanca per finalità turistiche è giusto”. Queste le parole dette ieri dall’On. Cateno De Luca che, nonostante il divieto ricevuto avantieri sulla possibilità di tenere un comizio a Piazza Duomo, ha comunque presentato il suo programma e le sue liste a sostegno ieri pomeriggio.

Bramanti e Saitta sono due facce della stessa medaglia. – ha detto De Luca – Guardate quanti tra consiglieri comunali ed ex assessori dell’ex deputato Francantonio Genovese sono oggi nelle liste di Bramanti. E non dimenticate che il vuoto lasciato nel Pd dall’on. Francantonio è stato riempito da alcuni di quelli che fino a qualche anno fa erano orgogliosi sostenitori di Berlusconi. Le transumanze da sinistra a destra e da destra a sinistra a Napoli hanno una definizione precisa: “Fare ammunina”, che significa fare confusione per far credere agli altri che sta succedendo qualcosa di importante, che sta cambiando qualcosa, mentre in realtà non cambia niente! Destra e Sinistra fanno confusione, fanno finta di litigare per poi ritornare amici come prima e come sempre, per potersi dividere le spoglie di questa martoriata città, per tenerla ancora sotto scacco, per mantenerla asservita ai loro interessi ed a quelli dei potentati che loro rappresentano”.

Il comizio elettorale a Piazza Duomo ha visto partecipare oltre 1500 persone. “Non esiste a Messina una vera contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra. Esiste solo una differenza. – ha proseguito Cateno De Luca – Da una parte, ci sono quei pochi privilegiati che da questa città hanno avuto tutto: in campo economico, accademico e politico. E vogliono sempre di più, perchè… ? perché non sono mai sazi .Dall’altra parte, c’è una moltitudine di persone che da questa città hanno avuto poco o nulla e sono condannati ad un presente e ad un futuro di mortificazioni o di emigrazione!Noi siamo dalla parte di questi ultimi perchè anche noi suamo stati nella vita degli ultimi e non abbiamo dimenticato Noi rappresentiamo chi si è stancato di delegare la guida della città ai soliti noti. Noi stiamo al fianco di chi oggi dice basta e vuole una svolta”.

“Noi rappresentiamo invece – prosegue De Luca – chi si è stancato di delegare la guida della città ai soliti noti. Noi stiamo al fianco di chi oggi dice basta e vuole una svolta. Siamo uomini e donne che ancora credono nella politica del buon governo dei palazzi municipali. Noi siamo quelli che al fronte della guerra ci vanno con il sorriso sulle labbra perché coscienti di combattere una guerra giusta. Questa è una guerra per affrancare i nostri figli dalla cultura della raccomandazione e della schiavitù della disoccupazione e del sottosviluppo. Cateno De Luca il rivoluzionario, il folle, l’uomo tutto d’un pezzo che ha rifiutato soldi e poltrone per mantenere fede ad un impegno preso in occasione delle elezioni regionali di Novembre scorso. Sono un rivoluzionario Perchè ho rivoluzionato in meglio il Sistema in diverse occasioni: nel mondo professionale, nel governo dei palazzi municipali, nel parlamento Siciliano ed ora sento che io devo farlo a Messina. Sono un folle perché solo u folle  abbandona i privilegi di un parlamento per fare il sindaco. Solo un folle rinuncia all’elezione garantita, rifiuta soldi, rifiuta i voti degli apparati”.

De Luca non risparmia critiche a Renato Accorinti: “Cinque anni fa avete votato il meno peggio non avendo altra scelta. Avete fatto tutti finta di credere alla flotta comunale, alla pace, all’amore universale ed a tutte le altre corbellerie. È stata una scelta necessaria e disperata, fatta per rompere non per costruire. Il giudizio sull’Amministrazione Accorinti può darlo oggi ogni singolo cittadino.  Basta guardarsi attorno. È forse colpa di “quelli che c’erano prima” se i rami degli alberi sono cresciuti fino a rendere impossibile in molte strade il libero transito sui marciapiedi?  Certo, come negli anni ottanta, qualche potatura e qualche riparazione di buche la stiamo vedendo ora a venti giorni dalle elezioni! Ma anche queste cose, questi lavori elettorali, i democristiani, i comunisti, i fascisti, i liberali i repubblicani, ed i socialisti li sapevano fare meglio. Li eseguivano  almeno una volta l’anno e non una ogni cinque anni a ridosso delle elezioni”.

E ce n’è anche per Gaetano Sciacca, candidato con il M5S. Anche il Movimento  Cinque Stelleparla di cambiamento- prosegue De Luca, ma sbaglia gli uomini che dovrebbero realizzarlo. Penso al loro comportamento all’ARS contrario agli interessi di Messina. Penso pure a Sciacca. Penso al suo curriculum di dirigente nominato da Presidenti come Lombardo e Crocetta,  al suo rapporto con l’On. Stancanelli. Davvero questo movimento non aveva e non ha una classe dirigente capace di esprimere facce nuove, competenti e magari più giovani e più cariche di entusiasmo? Se è così, con tutto il rispetto per i simpatizzanti del M5S, sappiate che da candidati come Sciacca c’è solo da aspettarsi un altro cambiamento solo di facciata o solo in peggio. Votate chi vuole veramente il cambiamento”.

Infine il candidato a sindaco torna sulla proposta del casinò spiegando: “Sul punto è necessario un chiarimento per evitare ulteriori strumentalizzazioni e furberie da parte dei nostri avversari. Quella del casinò è, ovviamente, una provocazione, ma non solo. Questa città ha il dovere di attrarre le ingenti risorse economiche che le possono derivare dalle presenze turistiche. E non soltanto quelle dei crocieristi. Per farlo in tempi brevi e con il massimo vantaggio deve sfruttare al meglio ciò che ha. Siamo davvero convinti che non ci sia posto migliore di Palazzo Zanca per fare certificati e carte di identità? Qualcuno pensa che sia il posto migliore per lavorare o per trovare parcheggio? La “provocazione”, l’idea, la proposta del casinò significa soprattutto questo: trasferiamo gli uffici da Palazzo Zanca ed utilizziamo quel sito per finalità turistiche e culturali!Cosa c’è di sbagliato, di strano o – come dice qualcuno – di offensivo?Io credo che sia molto più offensivo continuare a sprecare le potenzialità e le risorse che Messina già possiede: vale per l’area falcata e vale altrettanto per Palazzo Zanca”.

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