Concorsi all’università ed elezioni: Lo Monte annuncia interrogazione parlamentare, Navarra interviene

Le recenti incomprensioni fra Dino Bramanti Carmelo Lo Monte poco prima che scadesse il termine di presentazioni delle liste a Palazzo Zanca si sono concluse con una stretta di mano fra il candidato sindaco e l’esponente della Lega. A prendere la parola riguardo la vicenda, però, Antonio Saitta che ha avviato un botta e risposta con il deputato leghista su cui è intervenuto anche l’on. Pietro Navarra.
“È un amore tormentato quello tra Bramanti e Lo Monte. – ha scritto ieri Antonio Saitta –  Litigano di notte, fanno pace di giorno. Quello che è chiaro che il loro Lega…me si basa su accordi tra partiti nella solita logica di poltrone e strapuntini, non certo nell’interesse della città. Speriamo siano alla puntata finale di una fiction che certo non appassiona, anzi è stucchevole, tra l’uomo venuto da “molto lontano” , solo ora scopre i problemi dei messinesi e lo si vede in giro per le strade, e il campione dei cambia casacche di Graniti”.
Queste parole non sono affatto piaciute a Carmelo Lo Monte che ha presto ribattuto scagliandosi in maniera particolare contro il mondo universitario da cui proviene il candidato a sindaco del centrosinistra e contro le cariche istituzionali già ricoperte da Saitta nel corso degli anni all’interno di Palazzo Zanca. “Nelle parole di Antonio Saitta, riportate nell’articolo apparso sulla stampa locale nella giornata di ieri, si coglie un’ acredine che solitamente non appartiene all’aplomb accademico del professore dell’università di Messina. – ha detto Lo Monte – Il docente di diritto amministrativo, già nell’amministrazione guidata da Provvidenti, già vicesindaco nell’amministrazione guidata da Francantonio Genovese, oggi sostenuto da ex deputati nazionali e regionali di svariate amministrazioni di centrodestra, sembra, come accade nel mito delle due bisacce, essere più propenso a cogliere i vizi, seppur inesistenti, degli altri, piuttosto che i propri, viceversa vistosi ed ingombranti. Come nel mito, il professore riesce ad intravedere innanzi a se presunti vizi, senza però riuscire a percepire i vizi accumulati alle sue spalle, rappresentati da un passato che lo ha già visto impegnato nell’amministrazione cittadina, con risultati scadenti, anzi pessimi, e da un presente che lo vede sostenuto da una compagine di refusi del centrodestra, vera casa politica di molti sostenitori del professore che, vittime di insuccessi, hanno avuto travagli ideologici profondissimi che hanno portato cambiamenti di casacca non certo dovuti a caldo ed umidità”. Ma come se non bastasse Carmelo Lo Monte mette il dito nella piaga e alza il polverone riguardo graduatorie concorsuali che all’Università vengono espletate in coincidenza delle elezioni. “Ma vi è di più, tra i vizi accumulati nel fondo della propria bisaccia, quello che più difficilmente vede, in quanto, come scrive Esopo, nascosto alle sue spalle, è il potere che ha ottenuto e conservato nelle proprie mani per più di venti anni. – continua Lo Monte – Prima accompagnandosi al potere e sfruttandone i vantaggi della prossimità, oggi essendo egli stesso portatore di un potere forte. Lo ha sfruttato nella veste di prorettore, durante lo svolgimento delle elezioni regionali e nazionali, che hanno visto il direttore generale e il rettore dell’epoca diventare deputato regionale uno e nazionale l’altro. Tutto ciò in virtù di consensi ottenuti esclusivamente in base al proprio ruolo apicale all’interno dell’Università. – conclude Lo Monte – A ciò si aggiunga che tale potere apicale all’interno dell’università è stato utilizzato per prorogare, in modo a dir poco sospetto, graduatorie concorsuali in coincidenza dei diversi appuntamenti elettorali, circostanze per le quali appare necessaria ,quantomeno, un’interrogazione parlamentare“.
Le accuse di Carmelo Lo Monte hanno inevitabilmente suscitato la reazione del deputato nazionale Pietro Navarra che ha preso subito la parola al posto di Antonio Saitta. Navarra, oltre a sottolineare che le sue dimissioni da Rettore sono state formalizzate prima dell’avvio della campagna elettorale per le nazionali, attacca Lo Monte sull’assenteismo nella sua ultima attività di parlamentare. E tuttavia non affronta minimamente la questione dei concorsi universitari in concomitanza con le elezioni giustificandosi con la possibilità democratica per i docenti universitari di partecipare alla politica al di là della professione. “In merito alle affermazioni dell’onorevole Carmelo Lo Monte, contenute in un comunicato stampa a sua firma, mi preme precisare che all’epoca delle ultime votazioni nazionali, il sottoscritto aveva già lasciato la carica di Rettore dell’Università di Messina, avendo formalizzato questa decisione  ancora prima dell’inizio della campagna elettorale – afferma Navarra – Fatta questa doverosa premessa vorrei ricordare a Lo Monte che i docenti universitari hanno il pieno diritto di occuparsi di politica, al pari di tutti gli altri cittadini, a meno che lo stesso onorevole non ritenga che tale attività vada riservata soltanto a chi, come lui, della politica ha fatto una vera e propria professione:  molto remunerata rispetto all’impegno, tra l’altro, vista la sua attività parlamentare, nell’ultima legislatura, che lo ha visto per il 65 per cento dei casi assente alle votazioni (dati Open Parlamento). Tanto che, se non fosse tornato alla ribalta nel corso di queste elezioni amministrative, difficilmente io e gli altri cittadini messinesi ci saremmo ricordati che è un rappresentante del nostro territorio“, conclude Navarra.

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