134 milioni di euro e un piano d’azione triennale: i progetti di AMAM

di Marina Pagliaro – Una programmazione triennale che riguarda la riorganizzazione strutturale ed economica della partecipata AMAM. Il POT 2018-2020 presentato questa mattina al Comune consentirà all’azienda di tirare un sospiro di sollievo grazie a 134 milioni di euro stanziati per investimenti di diversa tipologia. A presentare il nuovo piano di investimenti Sergio De Cola, Assessore ai lavori pubblici, Claudio Cipollini, Direttore generale dell’AMAM e il nuovo Amministratore unico Francesco Bonanno. La suddivisione degli investimenti, alcuni già in corso, altri in corso di programmazione, riguardano una spesa ripartiti per diversi settori. 53 milioni di euro serviranno a portare l’acqua 24 h su 24 in tutta la città entro il 2020. Altri 70 milioni di euro per il progetto “Tutto pulito” che consentirà di ristrutturare e realizzare depuratori in tutta la città e in maniera particolare a Tono. Per le nuove fonti d’approviggionamento, da aggiungere a Fiumefreddo e all’Alcantara stanziati invece 3 milioni di euro grazie ai quali saranno realizzati anche dei dissalatori su piattaforme utili per trovare l’acqua dove manca e sopperire ai problemi di carenza di acqua in caso di emergenza. Un progetto che vuole migliorare invece il rapporto fra le pubbliche amministrazioni e quindi fra Regione, Comune, Genio civile, Area metropolitana, ecc., prevede la spesa di 8 milioni di euro. Questa consentirà anche di approfondire la mappatura già esistente delle fonti d’acqua e della rete fognaria. In un’ottica di nuova partenza dell’azienda, inoltre, 47 nuove assunzioni verranno bandite fra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Figure diverse con competenze importanti su vario livello.

“Che resti o no l’assessore uscente gli investimenti sono fatti in modo tale che non avranno persi – ha spiegato Claudio Cipollini – Le modalità di organizzazione della partecipata non cambieranno la conformazione dell’azienda nemmeno con una nuova amministrazione. Si potranno cambiare gli indirizzi delle spese ma non l’impronta della progettualità”.

Per la prima volta oggi è stato presentato il nuovo amministratore unico Francesco Bonanno di recente insediamento e che prende il posto di Leonardo Termini e del vecchio CdA. “Avevo dei pregiudizi sull’AMAM ma ho trovato un certo equilibrio al suo interno – ha spiegato – Noi abbiamo dato pilastri e valori, difficile smantellare questa impostazione”. Dei 134 milioni di euro già sono stati finanziati 80 milioni di euro. La nuova conformazione del sistema del recupero crediti, adesso effettuata dai dipendenti e non da società private, consente già di coprire molte più morosità rispetto al passato. “Per la prima volta l’azienda vede un piano di programmazione triennale – ha detto De Cola – Lo sforzo è proprio quello di far funzionare con normalità la partecipata”. A salutare gli investimenti oggi a Palazzo Zanca anche gli amministratori unici delle altre partecipate, Giovanni Foti dell’ATM e Aldo Iacomelli di MessinaServizi.

A rispondere sulle assunzioni in maniera polemica subito Cateno De Luca: “Increbile ma vero: a poco più di quindici giorni dal voto, i vertici dell’AMAM hanno promesso 47 assunzioni a partire, guarda caso, dalla prossima estate – ha dichiarato il candidato in una nota – È questo il cambiamento promesso da Accorinti? Tentare di strappare il voto ai disoccupati promettendo 47 posti magari a 4.700 persone è un metodo che appartiene alla politica peggiore. Nella prima Repubblica consegnavano all’elettore una scarpa prima e l’altra dopo le elezioni. I sostenitori di Accorinti, invece, rinviano all’estate per entrambe: è tutto qui il cambiamento!”.

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