Giuseppe Sanò sugli uffici di Presidenza “monocolore” nelle Circoscrizioni

Gli uffici di presidenza nelle circoscrizioni non rispettano l’alternanza democratica. Lo sottolinea in una nota Giuseppe Sanò, ex consigliere di circoscrizione, attualmente nell’area progressista che ha sostenuto l’amministrazione uscente.
“Sono trascorsi dieci giorni dall’elezione dell’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale di Messina ed ancora ricordo con estrema nitidezza la levata di scudi del centro-destra per il suo esito. Beninati e Bramanti, più di ogni altro, contestavano a gran voce l’assenza di tutela delle minoranze, mi sembra di ricordare una frase, che alludeva ad un accordo indecoroso tra il m5s e il PD, che avrebbero monopolizzato le cariche del Consiglio Comunale, insomma un vero attacco alla democrazia. Però, a quanto pare, al centro-destra non desta scalpore e non suscita preoccupazioni, il fatto che la quasi totalità degli uffici di presidenza delle sei circoscrizioni siano state affidate a consiglieri eletti tra le fila dei loro partiti. Vista la diversità di clamore suscitato, viene da pensare, che per chi rappresenta il centro-destra messinese, le circoscrizioni non contino nulla o che i miei ex colleghi facciano politica dilettantistica”.
“Volendo fare un esempio specifico – continua Sanò –  alla VI circoscrizione ( non riesco a disassuefarmi ), le vice presidenze sono andate rispettivamente a Paolo Maggio della lista Insieme per Messina e a Giovanni Celi di Forza Italia, chiudendo il cerchio con il Presidente Maurizio Mangraviti sempre del centro-destra. Un territorio vasto come quello rappresentato dalla VI circoscrizione necessitava di nuova linfa, di giovani, e tra gli eletti c’erano pure.
Tra i più giovani, sicuramente, meritava di far parte dell’Ufficio di Presidenza, Antonio Lambraio, il consigliere del centro-sinistra più votato nella VI circoscrizione. In questo caso e probabilmente anche in altri, si sono fatte scelte politiche differenti ed a pagarne le conseguenze saranno i cittadini non rappresentati da Uffici di Presidenza che non sfruttano la presenza dei giovani.
A noi cittadini non rimane che auspicarci il meglio, tenendo conto della vastità e della complessità del territorio della VI circoscrizione”.

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