Addio a Rita Borsellino, la sorellla di Paolo icona antimafia

È morta a Palermo Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia nel ’92. Era malata e si trovava in terapia intensiva. Aveva 72 anni.

Lo scorso 19 luglio, nel ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio, spiegò che il modo migliore per portare avanti gli ideali di giustizia del fratello era l’impegno quotidiano di ognuno per ottenere la verità.

Era diventata dopo la morte del fratello Paolo una testimonial nella lotta alla mafia. Dopo la strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992, aveva iniziato a girare per le scuole per parlare ai giovani della figura del giudice ucciso da Cosa nostra.  Farmacista, sposata, tre figli, Rita Borsellino divenne nel 1995 vicepresidente di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui è stata nominata presidente onoraria nel 2005. Carica che ha ricoperto fino a quando, nell’inverno dello stesso anno, si era candidata alla presidenza della Regione Siciliana. Dal 1994 assieme all’ARCI Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all’ideazione e alla crescita dell’iniziativa «La Carovana Antimafie», un’esperienza ormai di carattere internazionale che mira a «portare per tutte le strade» l’esperienza di un’antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realtà economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realtà della società civile organizzata presenti sui territori. Rita Borsellino è stata anche parlamentare europea per il Pd dal 2009 al 2014.

A Salvatore Borsellino le condoglianze da parte della redazione di Messinaora.

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