Moria di Pesci nel Lago Grande di Ganzirri: “fenomeno naturale”

Cefali a galla lungo il lago Grande di Ganzirri, pesci di piccole e grandi dimensioni a pancia in su che hanno destato preoccupazione stamattina, dove gli abitanti del borgo marinaro hanno richiesto l’intervento del presidente della Circoscrizione Maurizio Mangraviti che, con il consigliere Giuseppe Scandurra, si è rivolto alla direttrice delle Riserve di Ganzirri e Faro  Maria Letizia Molino che sta seguendo personalmente le operazioni di prelievo e campionatura disposte lungo il lago.

“Nessun allarmismo – dichiara la dott. Molino –  ma un fenomeno che purtroppo si ripete in corrispondenza delle piogge che movimentano l’idrogeno solforato che si trova nei fondali, e che soprattutto in estate causa la mancanza di ossigeno provocando la moria dei pesci”.

Della situazione è stato informato il Dipartimento Ambiente della città Metropolitana e il professore Salvatore Giacobbe del dipartimento di scienze biologiche dell’Università di Messina, per i rilievi e le analisi del caso.

L’odore sulfureo sprigionato dal lago, di chiare origine vulcaniche, non è quindi provocato da scarichi fognari ma piuttosto dalla mancanza di ossigenzione dell’acqua, provocata anche dalla difficile manutenzione dei canali che collegano il lago al mare e che spesso ostruiti non consentono un adeguato ricambio.

“Gli uomini della città Metropolitana sono intervenuti tempestivamente – dichiara il Presidente Mangraviti – seguiremo passo passo l’evolversi della situazione, in particolare preleveremo i pesci morti per evitare uteriori cattivi odori sul lungo lago”. (pal.ma.)

Ecco l’intervista realizzata stamattina:

 

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