Già sottoposto al divieto di avvicinamento continuava a perseguitare l’ex. In carcere 37enne

Nella mattinata di martedì scorso, i militari della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos  hanno arrestato il 37enne C. G., perché ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori, minacce, percosse, violazione di domicilio.

L’attività investigativa trae spunto da una denuncia della persona offesa, una donna cinquantenne di Giardini Naxos, presentata nel mese di marzo 2018. L’uomo, già gravato da un divieto di avvicinamento dal novembre 2018, dopo la conclusione del rapporto sentimentale, pur di recuperare la relazione, la pedinava, le scriveva, le telefonava ripetutamente cercando in ogni modo di tornar a far parte della vita della donna.

In una circostanza a marzo  l’uomo facendo accesso all’interno dell’abitazione della vittima pretendeva di controllare il telefono dell’ex convivente; il giorno successivo la raggiungeva sul posto di lavoro chiedendo insistentemente con fare intimidatorio ed aggressivo di riprendere i contatti telefonici intimandole di “sbloccarlo sulle chat e sulle telefonate”.

Le indagini, prontamente avviate dall’Arma di Giardini Naxos, consentivano di riscontrare quanto denunciato dalla parte offesa, attraverso sommarie informazioni assunte da testimoni ed accertamenti tecnici raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che non si era arreso alla volontà della donna di porre fine alla loro relazione sentimentale, ragion per cui perseverava nelle continue minacce.

L’indagine  ha consentito di raccogliere, in pochi giorni, un quadro indiziario grave, tale da decidere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

I militari hanno rintracciato ed arrestato l’uomo che al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la  casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti  poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.

L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

 

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