Positivo il bilancio della V edizione di “Un calcio al razzismo”

In un’aula gremita di studenti si è svolto il Convegno dal titolo Multiculturalismo e sport: la valorizzazione delle differenze  nell’ambito della quinta edizione della Manifestazione Un calcio al razzismo – Uniti con lo Sport organizzato dall’Università di Messina, dal Comitato Unico di Garanzia e dal Cus Unime. Ad aprire la manifestazione i saluti delle autorità accademiche, la prof.ssa Prof.ssa Giovanna Spatari Delegata alle Politiche di Genere, il Prof.  Ludovico Magaudda Coordinatore del CdSM in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, il prof. Fabio Trimarchi Coordinatore del CdS in Scienze Motorie Sport e Salute, il Dott. Antonino Micali Presidente del CusUniMe ASD, il Dott. Antonino Scimone Presidente US Acli di Messina ed il Dott. Carmelo Lembo, Presidente Associazione Bios. 

Il tavolo dei relatori è stato coordinato dalla prof.ssa Concetta Parrinello, Presidente del Comitato Unico di Garanzia; sono intervenuti oltre al Prof. Carlo Giannetto, la prof.ssa Maria Catena Quattropani, il prof. Francesco Rende, il prof, Giuseppe Avena, la prof.ssa Antonella Cava, ed il dott. Fabrizio Bertè. La prof.ssa Giovanna Spatari, Delegata alle Politiche di Genere,  ha introdotto l’intervento porgendo il saluto del Rettore, assente per motivi istituzionali, Ha rimarcato tuttavia la Sua grande sensibilità nei confronti di tutte le tematiche relative al genere, alla lotta alle discriminazioni e a tutte le forme di violenza, sul lavoro e non. Nell’ambito delle varie attività la prof.ssa Spatari ricorda l’attenzione riservata al tema delle discriminazioni legate all’etnia, filone questo seguito nell’ambito per l’Università dal professore Carlo Giannetto oggi vice Presidente del CUG, e dal dottore Nino Micali che hanno promosso anni addietro l’iniziativa un calcio al razzismo, giuntaoggi con successo, alla quinta edizione. La prof.ssa Concetta Parrinello ricorda il ruolo del Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi di Messina, che rappresenta in qualità di Presidente, affermando che si è sempre dimostrato attento alla promozione dei valori dello sport. Lealtà, rispetto reciproco, inclusione tramite lo sport non devono restare parole vuote o spot di principio, ma devono configurarsi come valori effettivi e condivisi da tutto il mondo sportivo.

Ha introdotto i lavori e presentato l’iniziativa il prof. Carlo Giannetto (docente del Dipartimento di Economia e Vice Presidente del Comitato Unico di Garanzia) ideatore della Manifestazione, evidenziando la potenzialità dello sport come strumento di valori umani. In quest’ottica lo sport può essere inteso come veicolo di valori positivi, esercizio di civiltà e di umanità. A seguire la prof.ssa Maria Catena Quattropani (docente di Psicologia clinica) ha evidenziato che la ricerca odierna su cervello, mente e corpo rivela l’esistenza di collegamenti significativi tra movimento, sport e sviluppo neurale e psichico armonico.

Il prof. Francesco Rende (docente di diritto privato e diritto sportivo), ha approfondito il principio di non discriminazione soffermandosi in particolare sul rapporto con la libertà contrattuale ed esaminando le tecniche di tutela azionabili nel caso in cui una parte rifiuti di contrarre con l’altra unicamente per ragioni legate alla razza. Il prof. Giuseppe Avena (docente di Statistica sociale), afferma che l’integrazione è un fenomeno multidimensionale che passa attraverso fattori soggettivi individuali quali: l’impatto psicologico con il contesto d’arrivo; le aspettative di integrazione che ciascun immigrato nutre e fattori oggettivi, misurati con dati statistici. La prof.ssa Antonella Cava (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi) ha rilevato come la rappresentazione diffusa dei migranti è stigmatizzante, distorta, criminalizzante, offensiva. Studiare la costruzione discorsiva dell’immigrazione ci fa riflettere sul ruolo determinante del linguaggio, e quindi sull’importanza della sua negoziazione, dal momento che i suoi effetti ricadono sulla regolazione delle pratiche sociali.  Infine il dott. Fabrizio Bertè giornalista della Repubblica sezione sport ha contribuito dando una sua toccante testimonianza sulle realtà dei giovani migranti presenti nel nostro territorio.

La chiusura del convegno è stata affidata al prof. Ludovico Magaudda (Coordinatore del CdSM in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate) che nell’esprimere il proprio vivo compiacimento per la riuscita dell’evento, ha evidenziato la necessità di un più efficace intervento legislativo per offrire una maggiore tutela ai migranti. Ha inoltre evidenziato lo scopo dell’Associazione Panathlon cioè l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali, quale strumento di formazione ed elevazione della persona e di solidarietà tra gli uomini e i popoli. La manifestazione si è conclusa con il torneo di calcio a 7, svoltosi nei giorni scorsi presso la cittadella sportiva universitaria. Anche per quest’edizione, come nelle precedenti, al torneo hanno partecipato 10 squadre composte da studenti universitari, giovani migranti, giornalisti e rappresentanti di organizzazioni no profit. Il torneo è stato vinto dalla “Pantere”, secondo classificato “Lions”, terza la squadra “Africa Love”. 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it