Riorganizzazione mercati: Libera Me contro i provvedimenti di De Luca

L’associazione LiberaMe, con in testa i deputati nazionale e regionale Pietro Navarra e Franco De Domenico, e la rappresentanza consiliare (Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Massimo Rizzo e Alessandro Russo), esprime una ferma e decisa opposizione ai provvedimenti adottati (e paventati) in questi giorni dall’Amministrazione comunale nel settore dei mercati.

L’esperimento – perché tale speriamo che sia – di Mortelle ha dimostrato, nella prima giornata, che si tratta di una scelta quantomeno improvvida. “Mascherare” da fiera dell’artigianato quella che è la riedizione di un mercato rionale è una bufala che il sindaco può proporre solo ai più sprovveduti. La sovrapposizione tra bancarelle, ingressi dei lidi e abitazioni, proprio il venerdì sera, poi, è la metafora di come non esista un piano di sviluppo per questa città fondato su una programmazione coerente e di ampio respiro. Piuttosto assistiamo a decisioni estemporanee frutto di valutazioni improvvisate e superficiali del tutto inadeguate per la tredicesima città d’Italia per numero di abitanti.

Ancora più allarmante, la scelta – che sembra la Giunta stia adottando – di riportare lungo il Viale il Mercato di Giostra. Un clamoroso passo indietro, che fa rivivere ai messinesi problematiche che sembravano ormai ampiamente superate.

Più in generale, la politica sui mercati conferma come il sindaco Cateno De Luca e la sua Giunta non abbiano una visione d’insieme della Città e, soprattutto, del suo futuro. I messinesi meritano molto di più di burocrati che, da un lato, minacciano pugno duro per mantenere ordine e regole e, dall’altro, alla prima occasione, sono pronti a piegarsi agli interessi dei singoli.

A questa città, ad una Città Metropolitana qual è Messina, serve un piano di sviluppo a medio-lungo termine, che fissi degli obiettivi chiari e non metta continuamente in discussione traguardi che sono stati raggiunti dopo anni di discussioni. Non possiamo essere guidati da un sindaco il quale, a seconda di come si sveglia la mattina, si inventa un mercatino all’interno di un’area turistico-balneare densamente abitata e già con carenze di viabilità o, addirittura, uno schieramento di bancarelle a pochi metri da uno svincolo autostradale che, soprattutto nei prossimi mesi, con la totale chiusura del viadotto Ritiro (carreggiata Palermo-Messina) diventerà uno snodo cruciale per il traffico cittadino.

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