Atm, De Luca non accetta il no del Consiglio e sventola la richiesta di liquidazione coatta

“Qualunque sia il voto non mi interessa, questo è un passaggio che non vale niente” aveva detto ieri sera il sindaco Cateno De Luca, incassando la sconfitta politica di un consiglio che, sebbene con voti risicati, ha bocciato il Piano di Liquidazione di Atm.

Stamattina invece al “si salvi chi puo'” e ovviamente scaricando la colpa di una eventuale liquidazione coatta su sindacati e consiglieri, ha pubblicato la nota (con tanto di pec) che i commissari avrebbero spedito al Comune e ad altri Enti.

Poco importa che il piano non sia stato condiviso dal consiglio comunale: il sindaco va avanti per la sua strada, sebbene le conseguenze di una eventuale liquidazione coatta saranno tutte a scapito dei lavoratori.

Lo statuto aziendale prevede che, a seguito della deliberazione di messa in liquidazione, i commissari liquidatori presentino al Consiglio un piano di liquidazione, che il consiglio deve approvare. Ieri si votava su questo, con l’esito che tutti conosciamo (con 12 astensioni e 11 voti favorevoli).

Ma sono gli stessi sindacati a spiegare la posizione dei lavoratori: “Il segnale emerso dell’aula consiliare è chiaro: bisogna andarci con i piedi di piombo e analizzare gli errori del passato, per evitare che la mala gestio dell’azienda speciale ATM si trasferisca nella nuova SpA. A tale proposito CISL, FAISA, UGL e ORSA condividono la proposta di una commissione d’inchiesta per fare luce sulle annose responsabilità, politiche, amministrative e sindacali che hanno prodotto il crac conclamato dell’ex fiore all’occhiello, chi ha gestito l’azienda omettendo di versare i contributi e il TFR dei lavoratori ha delle responsabilità e deve dare risposte ben precise. Il Sindaco prenda atto della volontà espressa dal Consiglio Comunale eletto dai messinesi ma non la interpreti come bocciatura del piano di riequilibrio generale o atto di sfiducia nei suoi confronti”.

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it