“Comitiva trentina” e ordinanza anti-passeggio: altro scontro con Prefetto?

di Michele Bruno – A seguito delle dichiarazioni già fatte pervenire alla stampa oggi pomeriggio dal Sindaco di Messina, in serata, durante la diretta Facebook consueta delle 19, l’Assessore Dafne Musolino  ha spiegato, riferendosi all’ormai famoso caso dei messinesi della comitiva tornata dal Trentino, che “pur avendo fatto le vacanze in Trentino hanno fatto scalo all’aeroporto (Orio al Serio) di Bergamo. ad oggi è la città più colpita (nella regione Lombardia, quella con il maggior numero di casi positivi ). La legge (l’Assessore fa riferimento ai dpcm 8 e 9 marzo) obbliga non solo l’auto-isolamento ma anche l’auto-denuncia. Chi si mette in isolamento e chi arriva in città deve adempiere all’obbligo di dichiararlo alle autorità locali. Questo è necessario in quanto bisogna accertare i soggetti che sono entrati in contatto con dette persone. Al momento non sappiamo per certo chi ha seguito la procedura.”

Ribadisce il Sindaco De Luca dall’8 marzo è stato emanato il dpcm e dal 9 marzo è in vigore, c’è quindi l’obbligo di quarantena. In questo momento si sta procedendo ad accertare i nominativi. Domani mattina io stesso denuncerò queste persone.ed aggiunge con indignazione “Il Sindaco non è stato messo al corrente del ricovero al Papardo di questa persona (si riferisce all’unico caso accertato della comitiva) per quella che si configura come una infezione con diagnosi medio-grave. Questa persona ha continuato a svolgere il suo ruolo di libero professionista, a giocare a tennis, andare dalla madre e soltanto perché è crollato è andato a pronto soccorso, tra l’altro violando le norme (quelle che prescrivono che non bisogna andare all’ospedale se si avvertono i sintomi, ma isolarsi a casa e chiamare il medico di base)Grazie al nostro sistema di monitoraggio siamo a conoscenza di altri soggetti che hanno contratto un’infezione ed uno di un soggetto che ha infettato il proprio nucleo familiare.”

Aggiunge poi E’ stato chiuso il centro diagnostico Franco Fiumara di S.Teresa di Riva, non per provvedimento dell’autorità, ma perché, appresa la notizia il Dott. Fiumara ha chiuso lui stesso il centro e provveduto alla sanificazione e ad avvertire le autorità sanitarie. Un componente della comitiva è un medico, credo un anestesista, ed ha svolto lavoro lì il 13 marzo dalle 15 alle 19. Sono dieci i pazienti con cui si è interfacciato. L’Elenco è stato fornito all’autorità competente (il magistrato). Vi sono altri centri e poliambulatori dove ha prestato attività dal 9 marzo. Queste strutture non hanno chiuso. Per favore, chiudete le attività e non siate killer. Molti di questi sono noti professionisti che si sono messi in auto-quarantena, se lo avete fatto vi ringraziamo. Una buona parte non lo hanno fatto. Quelli che non lo hanno fatto saranno convocati anche stanotte, Entro domani denunceremo i nomi, state certi che vi becchiamo!

Ed ancora approfondisce “la persona di cui si parla ha giocato qualche partita a tennis in attività singola: chiariamo che questa attività era consentita fino a che sono stati chiusi tutti i circoli sportivi.”

Il Presidente del Circolo del Tennis e della Vela, avv. Antonio Barbera ha inviato una nota al Sindaco. Ecco il sunto della nota ” Nella Giornata di ieri si è diffusa la notizia di un contagio e i commenti si sono rincorsi. Il Circolo non ha promosso, né organizzato nessuna settimana bianca e nemmeno banchetti. Anzi, anticipando i decreti ha adottato dapprima le misure di contenimento necessarie e poi, quando questa è stata imposta, la chiusura. Si è reso necessario questo ed inviarle questa nota nell’intento di difenderne la pubblica reputazione”

il Primo Cittadino dimostra anche molta preoccupazione per la vicenda riguardante la nota attrice di teatro Giuliana De Sio. Si chiede infatti “Si è sentita male a Messina e ed è stata visitata in un B&b? Essa ha preso parte allo Spettacolo “Le Signorine”, questo è stato poi rinviato. Si è parlato di un malore di un’attrice, come motivazione.”

l’Assessore Dafne Musolino chiarisce invece i profili normativi riguardanti le pene cui possono incorrere i soggetti che non hanno provveduto ad auto-isolamento, auto-dichiarazione alle autorità e che possono aver causato un contagio epidemico L’Art.650 codice penale dispone che sia punito chi non ha dato seguito ad un ordine imposto da una pubblica autorità (in questo caso il Governo). L’ordine nei fatti, dal punto di vista giuridico, c’è. C’è chi in questi giorni ha messo in dubbio la portata restrittiva della misura . l’art. 452 codice penale invece prevede l’aggravante per chi cagiona una epidemia. Rischia la reclusione fino a 13 anni“. Aggiunge il Primo Cittadino “Sono riuscito a identificare nominativi e chiamare la questura. Non si può morire per burocrazia, qualcuno dovrà rispondere!”

Certamente è abbastanza curiosa la circostanza per cui, forse senza rendersene conto, l’Assessore si riferisce al Sindaco stesso, il quale ha più volte messo in dubbio la portata normativa dei dpcm, che a sua detta non rappresentano un ordine . Questo, lo abbiamo visto (clicca qui), è stata la giustificazione con cui il Sindaco provvedeva ad emanare un’ordinanza, come la n.60, poi dichiarata nulla dal Prefetto. 

Il Sindaco illustra infine brevemente la nuova ordinanza che intende emanare, come vi abbiamo già detto, al fine di contrastare i liberi movimenti delle persone nella città di Messina. “Definiamola anche Ordinanza anti-passeggio. Sarà un’ordinanza emanata ai sensi dell’art.54. Non importa se poi la bloccheranno. La blocchino pure. Io La faccio entrare in vigore da domani sera. Si tratta di un’ordinanza che vale sulle Aree pubbliche di cui sono proprietario. Abbiamo inviato una nota al Prefetto. Con questa ordinanza intendiamo limitare gli spostamenti all’interno del territorio alle sole comprovate ragioni indifferibili (ai sensi dei dpcm in vigore) che devono corrispondere alle reali necessità. Abbiamo visto in questi giorni lo sciamare di persone in città. Introdurremo il divieto assoluto di passeggio e attività sportiva individuale.”

Se si vuole fare una riflessione, non si comprende quale sia il senso di intestardirsi ribadendo gli stessi contenuti di un’ordinanza, come la n.61, che tutti hanno compreso essere in contrasto con le norme del presidente del Consiglio. A chi giova innescare l’ennesimo scontro istituzionale contro il Governo e il Prefetto Maria Carmela Librizzi?

Sarebbe da ricordare inoltre al Signor Sindaco che non esiste nell’ordinamento giuridico la sua pretesa di essere “il proprietario di aree pubbliche della città di Messina”. In democrazia, va detto, i sindaci vengono eletti dalla cittadinanza e la rappresentano, nei limiti delle competenze riconosciute dall’ordinamento giuridico (per cui il Sindaco non può comandare a Prefetto e Governo). Alla fine del mandato la sorte politica della città torna nelle mani dei cittadini, che esercitano tale titolarità col voto. Non è pericoloso per tutti che qualcuno ritenga di essere proprietario di una città? Non staremo forse tornando alla stessa concezione che i sovrani medioevali avevano degli Stati, come un loro possedimento, da poter anche ereditare e trasmettere? 

Per di più ci sarebbe da chiedersi, a che serve un’ordinanza più restrittiva se lo stesso Sindaco ammette che non si possono espletare tutti i controlli necessari a causa dello sciamare di persone, tanto che lui stesso arriva a parlare di necessità di ricorrere all’Esercito? Non mi esprimo in merito a ciò qui, ma va detto che ulteriori strette repressive richiederanno maggiori controlli, evidentemente impossibili se dobbiamo dare ascolto allo stesso Primo Cittadino. 

 

Per tutti coloro i quali fossero comunque nella posizione di dover dare comunicazioni alle autorità locali sulla propria condizione, invitiamo a leggere questo articolo con tutti i conttatti utili e ad avvertire la Protezione civile. 

 

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