Essere o non essere, l’Asd San Fratello scioglie il dilemma e riaccende le stelle

di Fra Pè – All’inizio erano in preda al dilemma esistenziale dell’ “Essere o non Essere” dell’Amleto di William Shakespeare, ma in questa storia dove i protagonisti sono i ragazzi dell’Asd San Fratello, il dilemma si risolve con la forza di superare gli ostacoli per dimostrare di essere vivi e vincenti. Di non fermarsi davanti agli ostacoli o nel caso del San Fratello, non fermarsi neppure davanti alle frane.

Hanno galoppato davvero i sanfratellani del presidente Ciro Di Bartolo e del Mister Antonio Reale. Dopo qualche arresto all’inizio contro la Futura, poi a Mistretta con i fortissimi biancoazzuri del presidente Sgro e del Mister Michele La Via, i neroverdi si sono resi conto di essere vittime del dilemma  scespiriano dopo aver perso la terza e ultima gara contro la Nasitana, per poi prendere il galoppo vittorioso, prendendo piena consapevolezza del proprio essere. Quando si è capito che si doveva giocare per la squadra e non per se stessi e abbandonare la sindrome di Narciso, i nero verdi hanno smentito tutti coloro che li davano per perdenti.

Come sotto le note del Gugliemo Tell di Gioacchino Rossini,  che nell’atto finale dell’opera, racconta la battaglia vittoriosa dei soldati svizzeri durante la liberazione della loro patria dalla repressione austriaca, così il San Fratello conquista la vittoria domenica, dopo domenica, scavalcando la Sfarandina che per diverse giornate ha dominato la  classifica. La Nasitana fu fatale, quella domenica di dicembre la sconfitta al Gagliani destò i ragazzi di Mister Reale e il “vecchio” bomber Calabrese classe 1976 iniziò ad essere imboccato da deliziosi assist provenienti dal Pinturicchio dei Nebrodi Bontempo, messi per ben 20 volte dentro la rete, da Margò spostato sapientemente da Reale a centrocampo al posto dell’infortunato Cortese, da Mangione acquisto invernale assieme a Rakipi per rinforzare il reparto difensivo. Da quell’ultima sconfitta quando lo stesso Rakipi esordì non bene, la difesa guidata da Drago composta da Naro, Salanitro e Carroccetto, il San Fratello subì pochissime reti, la miglior difesa del campionato dopo quella del Mistretta. Del centro campo abbiamo già tessuto le lodi… e poi ci sono loro i puro sangue sanfratellani Carbonetto, Calabrese e Marino senza dimenticare  Salvatore Morello detto Bobone, Nicosia e Caprino sempre pronti a dare il loro prezioso contributo.

Nel campionato 2018-19 il San Fratello si salvò a stento. Fu un anno particolare, la morte di Cortese e le dimissioni di mister Cottone destabilizzarono non di poco i giocatori nero-verdi che furono guidati per quasi metà campionato dai veterani Calabrese, Cortese e Veneroso. Nell’estate 2019 si corse il rischio di non poter iscrivere la squadra nel campionato di Prima Categoria per mancanza di fondi, un gruppo di persone consapevoli dei sacrifici dei tanti ragazzi del luogo hanno fatto per costruire quella realtà nata tra container, hanno deciso di impegnarsi sino in fondo. Fu eletto come presidente Ciro Di Bartolo, vice presidente Salvatore Manasseri, come dirigenti Salvo Repole, Alfio Di Bartolo, Benedetto Foti, Benedetto Ricciardi, Umberto Machì, Delfio Ziino, Delfio Salerno, l’addetto stampa Paolo Manasseri e il magazziniere Benedetto Manasseri.

La squadra fu affidata sin da subito ad Antonio Reale, che come Ulisse fece ritorno alla sua Itaca in un momento di difficoltà, cosi il mister sanfratellano ha fatto ritorno al suo paese di origine per prendere le redini di una squadra allestita per fare bene. Parafrasando il poeta francese Guillaume Apollinaire “È giunto il tempo di riaccendere le stelle.” E piano, piano le stelle furono accese per brillare nei vari campi del campionato di Prima Categoria. Certo sarebbe stato più bello continuare a giocare, ma il Covid ha bloccato tutto, ma non dimentichiamo che i nero-verdi erano reduci da 9 vittorie consecutive ed erano a 4 punti dalla seconda. Le vittorie aiutano a vincere, e per Vincere bisogna sviluppare la mentalità vincente e per sviluppare la mentalità vincente bisogno vincere!  Potreste obbiettare ponendomi la domanda: “Ma non è un cane che si morde la coda?” Forse si e forse no. Di fatto i ragazzi di Reale hanno dimostrato che più vincevano e più continuavano a farlo, forse con un po’ di presunzione dico che li ha potuti fermare solo il covid…

La rosa conta 24 ragazzi, 18 di San Fratello e 6 provenienti da diversi luoghi. Sono stati tantissimi gli juniores allenati da Delfio Bellito impiegati da Antonio Reale in maniera particolare in Coppa Sicilia dove i tifosi nero-verdi hanno potuto deliziarsi con un gol bellissimo di Giovannino Celsa, uno delle tante promesse cresciute nella “cantera” sanfratellana. I nero-verdi sono riusciti a conquistare i quarti di finale.

Vogliamo menzionare ad uno ad uno i componenti della rosa della mitica promozione che rimarrà alla storia:

Portieri: Salvatore Versaci, Simone Crimaldi

Difensori: Daniele Drago,  Antonino Naro, Gabriele Carroccetto, Antonio Salanitro, Reanato Rakipi, Giuseppe Murabito, Andrei Coman, Giovanni Galati

Centrocampisti: Delfio Cortese, Giacomo Bontempo, Benedetto Mangione, Angelo Margò, Matteo Emanuele, , Salvatore Nicosia II, Giuseppe Nocifora, Filadelfio La Marca

Attaccanti: Delfio Calabrese, Benedetto Carbonetto, Salvatore Morello, Salvatore Marino, Marco Caprino, Salvatore Nicosia I 

E infine ci sono loro che dal 2014 non abbandonano la squadra del loro amato San Fratello, i tifosi, che domenica dopo domenica non curanti delle condizioni climatiche hanno seguito i loro amici, figli, nipoti o fratelli che indossano quella casacca che da il senso di appartenenza non solo a una squadra di calcio ma ad una intera realtà che affonda le proprie radici in una storia che tutti i sanfratellani vogliono continuare a scrivere.

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