Revoca concorso Amam, CMdB “con De Luca precarizzazione e autoritarismo”

Cambiamo Messina dal Basso interviene dopo la notizia che le procedure di concorso indette da Amam a fine 2018 per la copertura  di n.10 posti sono state annullate e quindi non ci saranno nuove assunzioni. “Dopo avere illuso migliaia di persone e lanciato in pompa magna il bando di assunzione, con determina del 7 luglio 2020 – ricorda il movimento – viene revocato l’avviso pubblico di selezione del 31.12.2018. IL motivo? Costa troppo riprotocollare tutte le 6000 domande con il nuovo sistema di protocollazione. Quanto si legge infatti nella determina d’annullamento ha dell’incredibile:

“PREMESSO:

CHE entro il   termine di scadenza per la    presentazione della domande, fissato nelle ore 12.00 del giorno 30 gennaio 2019, sono pervenute, in forma cartacea ed elettronica, oltre 6.000 istanze di partecipazione, e che le stesse sono state tutte protocollate in ingresso, impiegando centinaia di ore;

CHE  a   Marzo  del  2019 è  stata introdotta la  nuova piattaforma digitale comprendente  anche il    sistema di protocollazione cartacea e PEC, che ha sostituito il precedente;

 CHE a   seguito delle modifiche apportate  al sistema gestionale informatico, si dovrebbero ri-protocollare tutte le domande pervenute e registrate al protocollo preesistente, con ulteriore dispendio economico;- CHE sono  stati richiesti  dei preventivi per la preselezione, a  società  esterne specializzate in ricerca  e selezione di personale, che, dati gli alti costi, non sono stati valutati positivamente

Ritenuto dunque  di dover procedere alla revoca in via di autotutela dell’avviso n. 2/2018 del 31/12/2018 tenuto conto che il recupero delle domande pervenute, la loro registrazione e    la relativa preselezione comporterebbe per l’Azienda un costo, e  ulteriore slittamento temporale, in atto non sostenibili;

Ritenuto pertanto necessario  ed opportuno, a   fronte di mutate esigenze organizzative  e   per il  mutamento della situazione di fatto, procedere alla revoca in via di autotutela dell “AVVISO  PUBBLICO DI SELEZIONE, PER TITOLI E    PROVA/COLLOQUIO, PER LA COPERTURA DI (SELEZIONE 2/2018 DEL 31/12/2018) indetto con determina del 31/12/2018, n.356/2018…”

La motivazione dell’annullamento del concorso è così assurda – ribadisce CMDB –  che non intendiamo crederci. In realtà le motivazioni potrebbero essere altre.

Se a questo provvedimento, infatti, aggiungiamo che ieri è stato risolto il rapporto di lavoro con i dipendenti della società che gestiva da anni i servizi informatici dei cimiteri, qualcuno dei quali prestava servizio da oltre 15 anni; la vertenza di questi giorni degli autisti precari di ATM e dei letturisti di Amam; l’assunzione soltanto a tempo determinato di circa 100 lavoratori a Messinaservizi; gli attacchi continui ai dipendenti comunali ed il loro spostamento opinabile tra i dipartimenti di palazzo Zanca (l’ultimo dei quali quello  della responsabile delle politiche culturali giovanili all’anagrafe di circoscrizione), per non parlare del contenzioso aperto con i tre dirigenti “licenziati”, si ha l’impressione che la politica di gestione del personale da parte dell’Amministrazione comunale e delle società partecipate si stia  sempre più orientando a favorire ed incrementare la precarizzazione dei rapporti di lavoro, per creare aspettative occupazionali legando agli umori del “palazzo” il destino occupazionale di un numero sempre più vasto di cittadini, ed a mantenere una rigida ed  autoritaria gestione del proprio personale, con la creazione di un clima di tensione che va a discapito della dignità dei lavoratori e della qualità dei servizi erogati.

Del resto è anche di oggi la notizia che si avranno disservizi nel rilascio di provvedimenti di polizia mortuaria a seguito, si dice, dell’entrata di un nuovo programma telematico,  mentre Amam, ATM e Messinaservizi continuano a mantenere buchi nel proprio organigramma con evidenti disservizi.

Saranno inseriti nella relazione del secondo anno di attività anche questi “successi” occupazionali?”

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it