“Le mille bolle blu”, Filippo Luna al Museo di Messina racconta un amore omosessuale nella Palermo Anni ’60

Filippo Luna in "Le mille bolel blu", foto di Giuseppe Contarini

 

Un imperdibile evento teatrale, firmato Nutrimenti Terrestri, andrà in scena a Messina questa settimana, grazie al Circuito regionale di Latitudini, la Rete di Drammaturgia Siciliana che sostiene in modo virtuoso le numerose Compagnie di ricerca e produzione contemporanea dell’isola.

 

Mercoledì 19 agosto alle 21.30, per la rassegna MuMeOff 20 organizzata da Giovanni Maria Currò e Mauro Failla del Clan Off Teatro negli spazi esterni del Museo Regionale di Messina, torna a grandissima richiesta lo straordinario Filippo Luna in “Le Mille Bolle Blu”, uno spettacolo che da più di un decennio gira l’Italia in lungo e in largo, riscuotendo medesimo successo e calore di pubblico.

Una storia commovente che ha da sfondo gli anni Sessanta a Palermo raccontata in un monologo scritto dal giornalista Salvatore Rizzo ed interpretato e diretto da Filippo Luna. In scena, al Mume di Messina, la storia di Nardino ed Emanuele, barbiere di borgata il primo, avvocato della buona borghesia il secondo, e del loro amore impossibile e clandestino per lunghissimi trent’anni e parallelo ad una vita apparente di irreprensibili mariti e padri di famiglia. Alla morte di Emanuele segue la struggente e malinconica rievocazione di Nardino e, sull’eco di alcuni brani musicali che hanno segnato quei decenni, si vivificano l’amore, la passione, la gelosia, i timori di quel rapporto. Si grida persino la rabbia per un dolore al quale non è consentito urlare.

 

Le foto de Le mille bolle sono di Giuseppe Contarini 

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