Storico incontro con il Dalai Lama, messinAccomuna risponde alla richiesta dell’Ass. Musolino

L’amministrazione comunale, in particolare l’assessore Musolino, ha ufficialmente “sfidato” messinAccomuna a chiarire la vicenda del finanziamento della visita del Dalai Lama, un evento storico per la città di Messina.
MessinAccomuna fa chiarezza, documenti alla mano, mostrando la falsità dei numeri e l’infondatezza degli argomenti in una nota che di seguito riportiamo.

“Così ci risiamo. Dopo giornalisti, oppositori, dipendenti, tocca nuovamente a messinAccomuna essere oggetto dell’abuso di un sito istituzionale da parte di un’amministrazione incapace di interpretrare correttamente la funzione pubblica, sistematicamente incline a usare per propaganda personale, attacchi politici, autopromozione quello che dovrebbe essere il luogo di informazione principale dei cittadini. Come se Giuseppe Conte pubblicasse sulla Gazzetta Ufficiale attacchi a Musumeci (che pure, contro il suo Governo, le spara grosse e impossibili con atti nulli, per puro spirito di propaganda pseudo-leghista).

Tralasciamo la “genialata” della sanificazione delle spiagge: le autosmentite del Sindaco e le contorsioni burocratiche della Musolino la dicono tutta sull’impossibilità dell’operazione attuata. MessinAccomuna, però, riceve col Comunicato n. 882 del 25 agosto 2020 una esplicita e ufficiale richiesta-sifda da parte dell’Amministrazione ad approfondire la vicenda del finanziamento della visita del Dalai Lama a Messina (e Taormina) nel settembre 2017. MessinAccomuna, che ha approfondito, spiega perché i fatti amministrativi mostrano la falsità di quanto De Luca ha tentato di fare intendere.

1)      De Luca parla di 150.000 Euro pagate dal Comune di Messina per la manifestazione e mai rimborsati. Da dove prende questa cifra il Sindaco? Mistero (o mist…ificazione!).

2)      Il Comune di Messina non ha sborsato un euro per la visita del Dalai Lama (dunque non poteva recuperare nulla).

3)      Il Comune di Messina, ben prima della visita del Dalai Lama (delibera GC n. 330 del 18 maggio 2017) ha versato alla Fondazione TaoArte la quota annuale prevista di 120.000 Euro; si tratta di una cifra deliberata dell’Amministrazione in carica nel 2007 (Commissario Sinatra) e versata a partire dal 2008 (Sindaco Buzzanca). Come si comprende, la quota dovuta non ha alcuna relazione con la visita del Dalai Lama.

4)      Tre mesi dopo, la Giunta (delibera n. 573 del 3 agosto 2017) “autorizzava la Fondazione a utilizzare il contributo reso quale socio fondatore per avviare le attività propedeutiche all’organizzazione di eventi internazionali”. Ovviamente l’ospitalità presso il Teatro Antico e il Teatro Vittorio Emanuele di un eminente leader religioso mondiale e premio Nobel per la Pace rientrano tra gli eventi internazionali gestiti dalla Fondazione.

5)      L’evento, comunque, aveva una fonte di autofinanziamento nella vendita dei biglietti, che ha coperto interamente il costo dell’iniziativa, evitando ogni esborso di denaro pubblico.

6)      Per la cronaca, il Sindaco e gli Assessori pagarono il proprio biglietto per contribuire all’evento, che chiuse con un attivo di circa 8.000 Euro, devoluto ai bambini del Tibet.

Cosa c’entri il Dalai Lama con la sanificazione delle spiagge di Messina lo sanno solo il Sindaco e i suoi Assessori, ma la Musolino ha chiesto “una risposta seria e documentata” sul “conto del rimborso per l’evento del Dalai Lama”. Eccola servita. Quanto ha speso il Comune di Messina per il Dalai Lama? Zero. Quanto la Fondazione TaoArte? Zero.

Grave, molto grave, che un Sindaco spari cifre inesistenti e sfidi a giustificarle. Le conosce bene queste cifre, visto che, essendo all’epoca già in campagna elettorale, aveva presentato denunce alla Corte dei Conti e alla Procura. Denunce andate a vuoto, perché infondate, ma lui continua a brandire cifre fasulle per fare intendere cose false. Grave, forse più grave, poi, che lo stesso Sindaco abbia portato la città di Messina fuori da Taormina Arte, una delle sedi culturali più prestigiose di Sicilia e d’Italia, contravvenendo a un indirizzo del Consiglio. Ma, come visto per la “Variante di salvaguardia”, per l’Amministrazione gli indirizzi vincolanti del Consiglio sono un optional, non un dovere.

Certa di aver fatto cosa gradita all’Amministrazione, messinAccomuna fa sapere che, avendo accolto di buon grado l’invito dell’Assessore Musolino, continuerà ad approfondire gli atti del Sindaco, della Giunta, del Comune, a cominciare dalle “sanificazioni” fondate …sulla sabbia, caldo estivo o non caldo estivo.

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