Il “reparto fantasma” del Covid Hospital a Barcellona PG, Navarra: “La nostra provincia alla ribalta nazionale purtroppo non per i suoi meriti”

Il “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto è da qualche giorno nell’occhio del ciclone a seguito di un servizio andato in onda il 17 novembre su RaiUno. Vittorio Romano, giornalista del Tg1, fotografa una situazione surreale che riguarda il reparto di Terapia Intensiva della cittadina tirrenica, che è anche uno dei Covid Hospital della provincia di Messina.

A seguito delle polemiche mosse da Uil e Uil-Fpl e della risposta di Paolo La Paglia, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, sulla questione interviene anche l’on. Navarra: “Duole constatare come ancora una volta – scrive in un comunicato stampa- la nostra provincia assurga alla ribalta nazionale purtroppo non per i suoi meriti. La vicenda dell’Ospedale di Barcellona PG, messa in evidenza dal TG1 e da diverse testate nazionali oltre che locali, nel pieno di un’emergenza sanitaria che per gravità e diffusione non ha precedenti nella storia del nostro Paese, costituisce l’ennesima riprova delle mancanze gestionali di amministratori pubblici della sanità locale.”  E aggiunge: ”I fatti sono semplici da raccontare e altrettanto semplice è la comprensione della gravità della condotta gestionale, frutto di omissioni e sciatteria che denota superficialità e totale mancanza di sana cultura di governo. La conversione in ospedale Covid di Barcellona PG è stata accompagnata nel mese di giugno scorso (quindi, circa 5 mesi fa) dal finanziamento, da parte della Regione, di tecnologia e strumentazioni idonee per allestire, tra l’altro, i posti di terapia intensiva dedicati ai malati Covid. Pertanto l’Asp avrebbe dovuto con solerzia e responsabilità avviare immediatamente la realizzazione di quanto finanziato dalla Regione, anche e soprattutto in previsione della seconda ondata dei contagi. Tuttavia, colpevolmente, non lo ha fatto.”

Rivolgendosi all’Assessore Razza: “Non ha certamente responsabilità manageriali, e nessuno vuole addebitargliele, ma ha quelle politiche della nomina dei manager delle aziende. Tutti possono commettere degli errori di valutazione e non gliene faccio una colpa, specie in un momento difficile come quello attuale. Però, alla luce dei fatti, gli chiedo di considerare l’eventualità di modificare le sue scelte che, suo malgrado, non hanno prodotto i risultati attesi.”

Conclude: “I due posti di terapia intensiva sembrerebbero stati ricavati provvisoriamente all’interno di una delle due sale operatorie dell’Ospedale. Tuttavia, questi due posti non apparrebbero essere attivabili perché mancherebbe il personale in organico. Quindi, di fatto, non esistono ancora. Tutto quanto argomentato fin qui, infine, sembrerebbe risultare anche dai dati ufficiali dell’Asp che descrivono, nella piattaforma regionale, la rilevazione giornaliera dei posti letto per emergenza Covid-19 dell’Ospedale di Barcellona PG. Il totale dei posti di letto attesi di terapia intensiva, infatti, sarebbe ad oggi essere pari a zero.”

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it