Ospedale Barcellona, Siracusano (Art.1): “Laquidara capro espiatorio”; La Paglia (Asp) “nessuna punizione”

di Michele Bruno – Il Segretario Provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano, è intervenuto in giornata riguardo alla situazione dell’Ospedale ‘Cutroni-Zodda’ di Barcellona Pozzo di Gotto.
Si fa in particolare riferimento alla vicenda riguardante la Dott.ssa Felicia Laquidara, dirigente dell’Ospedale di Barcellona P.G.:
“Il provvedimento del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale Paolo La Paglia  che ha determinato lo ‘spostamento’ dall’Ospedale Cutroni-Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto della dott.ssa Felicia Laquidara, nel giro di due giorni, prima all’ospedale di Milazzo e poi a Lipari sembrerebbe unicamente legato all’individuazione delle responsabilità nell’accesso alla struttura ospedaliera dei giornalisti Rai senza alcuna autorizzazione”.
“Il dott. La Paglia – afferma criticamente Siracusanoinvece che assumersi le responsabilità o individuarne di specifiche nel ritardo nell’attivazione dei posti di terapia intensiva a Barcellona, documentato dal TG1, cerca un capro espiatorio per il servizio giornalistico.
A fronte delle sconcertanti notizie che arrivano da Palermo sulla presunta irregolarità dei dati sui posti letto in Sicilia, bene ha fatto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a predisporre l’invio in Sicilia degli ispettori ministeriali per fare piena luce sulla situazione sanitaria”.
“Anche a Barcellona Pozzo di Gotto – aveva concluso – si recuperi il senso delle cose, e il Governo Regionale intervenga con decisione sull’ASP di Messina per ristabilire le condizioni necessarie per una corretta gestione dell’emergenza nella provincia di Messina anche individuando responsabilità  apicali”.
E’ giunta però poco fa la risposta alle polemiche innescate dal caso, che arriva dallo stesso Direttore Generale di Asp Messina: 
“In relazione alle pubbliche affermazioni di una presunta punizione-rimozione del dirigente medico del presidio di Barcellona PG, dott.ssa Felicia Laquidara, ASP Messina fa presente che nessun provvedimento punitivo è stato preso”. Smentisce La Paglia.
“Dopo l’ingresso di una troupe televisiva al Covid Hospital di Barcellona – spiega – è stata chiesta una relazione di servizio alla dott.ssa Laquidara che ha fatto presente di non avere mai ricevuto richiesta di ingresso e di non avere rilasciato alcuna autorizzazione.
Essendo la dott.ssa Laquidara un dirigente medico esperto e preparato e considerato che il Covid Hospital di Barcellona è sottoposto a rigide misure di sicurezza sanitaria la vicenda assume profili inspiegabili e per certi versi inquietanti; in attesa delle valutazioni dell’Autorità Giudiziaria, ASP di Messina ha ritenuto cautelativamente di avvicendare temporaneamente la dott.ssa Laquidara con altro dirigente medico dell’Ospedale di Milazzo, il dott. Cocuzza, che dista appena 8 km dall’Ospedale di Barcellona”.
“A seguito del decesso in agosto di una giovane 22enne – aggiunge La Paglia – gli ispettori ministeriali venuti all’Ospedale di Lipari, con relazione pervenuta qualche giorno fa, hanno disposto che all’Ospedale Eoliano sia presente un dirigente medico di presidio titolare, e non un facente funzioni medico di altro reparto; pertanto vista la carenza di medici di direzione sanitaria si è dovuto disporre il temporaneo utilizzo della dott.ssa Laquidara anche a Lipari, considerato cha in direzione sanitaria a Milazzo è in servizio un secondo medico quale il Direttore Dott. Paolo Cardia”.
“Questi i fatti; – conclude –  qualora ci fosse stato un intento punitivo ASP Messina avrebbe sospeso dal servizio la dirigente avviando un provvedimento disciplinare.
Sono in corso di valutazione da parte dei legali di ASP Messina le dichiarazioni pubbliche rese dal Dott. Paolo Calabrò”.

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