Accoltellata a Catania, la tragica fine di Ylena Bonavera

E’ morta dopo l’arrivo in ospedale Ylenia Bonavera, trasportata al pronto soccorso di via Garibaldi con almeno una ferita da arma da taglio. Il corpo si trova in obitorio a
disposizione dei pm. Il magistrato ha infatti disposto l’autopsia per capire se ad essere fatale sia stata, appunto, la ferita riportata all’altezza della clavicola. Gli investigatori però non escludono altre piste, tra le quali quella di un’overdose. Sulla giovane è stato eseguito anche un test tossicologico.

La 26enne Ylenia Grazia Bonavera, nel 2017 aveva lottato tra la vita e la morte dopo che il fidanzato la cosparse di benzina. Dopo il rientro da una serata in discoteca era stata aggredita da Alessio Mantineo, che la stessa Bonavera, convinto che il giovane non fosse implicato, lo aveva difeso senza mezzi termini. Grazie alle indagini della polizia Mantineo fu condannato nel 2018 a 12 anni per tentato omicidio, pena che nel gennaio dello scorso anno è stata ridotta a 10 anni.

Adesso il giallo sulle ultime ore di Ylenia Bonavera: la sua morte  ha diversi lati oscuri, su cui stanno indagando gli agenti della Squadra mobile etnea. Non è ancora chiaro dove esattamente sia avvenuto il fatto: secondo le prime ricostruzioni giornalistiche,  la giovane si era recata, a bordo di una Smart, nel capoluogo etneo per lavoro. Il mezzo dopo avere raggiunto la città si sarebbe diretto nella zona del quartiere San Cristoforo e nello specifico tra via Santa Maria delle Salette e via della Concordia.

Su Facebook la 26enne ieri pomeriggio aveva fatto una diretta social mentre guidava e ascoltava musica proprio tra le strade di Catania.

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