Raccolta differenziata, per 4 tra associazioni e gruppi civici “un’ordinanza assurda, da revocare”

 

Il gruppo civico Rispetto Messina, Il comitato civico Centro Storico Vivibile,  Federconsumatori e l’associazione Centro Storico Messina, scrivono una nota in cui criticano fortemente l’ultima ordinanza del Sindaco sulla raccolta differenziata:

“L’ordinanza sindacale riguardante il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti nell’area centro della città presenta aspetti talmente illogici e difficilmente concretizzabili, tanto da far pensare ad una delle tante ‘astrusità regolamentari’ cui siamo stati abituati, o, in questo caso, ad una sorta di ‘fumus persecutionis’ nei confronti dei tanti cittadini che risiedono o svolgono la loro attività lavorativa in questa vasta area della città di Messina.

Per cui, per cercare di sopperire alla mancanza di un autentico sistema di ciclo integrato dei rifiuti, che si fondi sulla filiera del riuso e del riciclo e che presuppone le infrastrutture necessarie, si escogita un sistema artigianale cervellotico, adottato nei piccoli comuni fino a diversi decenni fa, che scarica la responsabilità di un servizio pubblico sui cittadini, i quali, per poter fruire del servizio stesso, pagano la tariffa di settore più alta applicabile.
E così viene fuori una ordinanza che coinvolge i cittadini del centro che risiedono o lavorano in edifici che non dispongono di spazi condominiali per il posizionamento di carrellati e di contenitori per i rifiuti.

Cittadini che tutte le sere, nel periodo di sole due ore, dalle 20 alle 22, dovranno depositare vari sacchetti di plastica con i rifiuti differenziati, compreso eventuale materiale sanitario, davanti o accanto gli ingressi dei loro condomini; cioè sui marciapiedi di vie, stradine e piazzette di utilizzo pubblico, e ciò anche se davanti o accanto ai portoni di tali edifici insistono esercizi commerciali, ed anche locali vari che sono stati autorizzati ad utilizzare ed occupare spazi esterni.

Inoltre viene ‘ordinato’ che il carrellato per l’umido debba essere posto tutte le sere in prossimità del portone di ingresso degli stessi condominii, e poi, anche se maleodorante e potenzialmente portatore di virus e germi, deve essere ritirato e riposizionato negli androni degli isolati da parte (riportiamo testualmente quanto prescritto nell’ordinanza) ‘del condominio’, cioè da parte di un soggetto non identificato, a meno che i fantasiosi estensori dell’ordinanza non abbiano prefigurato una nuova figura di “amministratore di condominio-portinaio-operatore ecologico”.

È evidente come tali disposizioni cozzino con qualsiasi tipo di processo razionale e non tengano conto minimamente della particolare struttura urbanistica del centro e del centro storico cittadino, che rischiano, con il deposito contemporaneo di migliaia di sacchetti di rifiuti, esposti per ore in mezzo alla strada e sui marciapiedi, di essere trasformati in una diffusa pattumiera con problemi sul piano igienico e sanitario, aggravati dal particolare periodo di contagio che stiamo vivendo, ed anche sul piano del decoro urbano.

Per tali considerazioni, prima di dare luogo ad un servizio dispendioso, inefficiente, ed inefficace e che procurera’ ai cittadini ulteriori costi, sarebbe opportuno revocare questa ordinanza prima che possano verificarsi i suoi effetti deleteri.
Individuando invece meccanismi piu adeguati per un autentico e moderno sistema di raccolta porta a porta, partendo dal presupposto che, per tutte le scelte operative che prevedono un loro ruolo diretto, vanno coinvolti i cittadini e le realtà che li rappresentano”.

 

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