Aurora, la favola di Noemi Florio: un omaggio a Messina e alla sua forza spirituale

“Non sarà facile, ma ci credo”. Le parole pronunciate da Aurora, la bella principessa protagonista della favola filosofica di Noemi Florio, racchiude lo spirito della narratrice che si è cimentata in questa prima pubbicazione edita Giambra Editori con le illustrazioni di Maurizio Gemelli.

A presentare al pubblico questo racconto fantastico due professoresse di filosofia, legate all’autrice da amicizia segnata dalla passione per la filosofia intesa come ricerca della verità:  Giusi Furnari e Lucia Tarro, che hanno saputo dare delle chiavi di lettura molteplici, stimolando la curiosità di adulti e piccini.

La pluralità di destinatari è infatti una delle ricchezze del racconto, che attraverso la metafora, è un inno all’amore: nei confronti della città di Messina, di se stessi, del prossimo.

Certamente quella di Noemi Florio è una sfida, ben riuscita: “una passione – ha dichiarato la Prof Tarro –  che non è tradotta in un gesto politico, ma in mille simboli, personaggi, riuscendo a suggestionare e fare riflettere i lettori”.

Nel dualismo tra caos e ordine, tema filosofico per eccellenza, la principessa Aurora è il simbolo di quella umanità che non si arrende, e che persegue il bene attraverso la conoscenza. Un percorso di rinascita individuale che poi fa rinascere Zancle, che non è un luogo geografico ma soprattutto un luogo dell’anima. Una dimensione resa ancora più efficace in quel Borgo Madre che certamente è un omaggio al Borgo Pantano, luogo  affascinante e avvolto dal mistero che si trova lungo la strada provinciale che collega Rometta Mare a Rometta Monti.

Facendo un parallelo  con Calvino, è la prof. Furnari a sottolineare la scelta di campo dell’autrice e l’uso della fantasia: “non falsifica il reale, ma lo fa venir fuori attraverso il simbolo e la fantasia”.

Nella favola della principessa Aurora, che riusciamo ad immaginare attraverso le belle tavole a colori che impreziosiscono l’edizione, c’è tutto: anche “quell’amore di zia” che ha ispirato Noemi Florio, volendo regalare alla nipotina qualcosa che vada oltre il tempo, una chiave per affrontare le difficoltà e il buio che ogni esperienza umana può riservare. Senza perdere la speranza, ma con Fede: con quella fiducia che Platone esprime nel mito della Caverna, e che è la stessa che sperimenta Aurora per riuscire a guardare il sole. (Palmira Mancuso)

Aurora è l’inaspettata principessa e futura erede di Zancle. L’umile e coraggiosa principessa dovrà affrontare Bramos, colui che manipola e rende schiavo il suo popolo. Costui per la smania di potere contaminerà l’ambiente dello stretto. Aurora grazie alla cultura, all’amicizia insolita di persone illuminate e alla scoperta di un antico borgo madre, riuscirà a salvare gli zanclei. Il suo è un viaggio senza tempo per ogni tempo, dove natura e cultura si fondono per recuperare le profonde radici dello spirito.

 

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