Green Pass per i lavoratori, i sindacati riscontrano criticità per Atm e Messinaservizi

di Michele Bruno – Il prossimo 15 Ottobre scatterà l’esecutività della norma che impone il Green Pass ai lavoratori dipendenti, decisa dal Governo soprattutto su richiesta di Confindustria. Si tratta del Decreto Legge

Se sono state stabilite delle linee guida nazionali, non è sempre chiaro il quadro dell’applicazione concreta al livello locale delle prescrizioni. A denunciare il rischio di effetti negativi dovuti all’indeterminatezza della situazione nella città di Messina sono i sindacati Uil e Cgil, che, in due lettere indirizzate dai segretari al Prefetto di Messina Cosima di Stani, al Sindaco Cateno De Luca e ai presidenti delle rispettive aziende, la individuano per quanto riguarda Atm Spa e Messinaservizi Bene Comune.

Così scrivono Michele Barresi (Uiltrasporti) e Carmelo Garufi (Filt Cgil):

“Nell’Azienda Trasporti Messina oltre la metà del personale e’ legato a turni di servizio articolati in orari durante tutte le 24 ore e con presa in servizio dei dipendenti, in svariate località diverse dalla sede centrale. Ad oggi l’azienda non ha fornito dettagli sulle modalità con cui intenderà procedere all’attività di controllo , che tuttavia ci appare complessa e di difficile attuazione se espletata prima dell’inizio dell’attività lavorativa del dipendente, mentre se effettuata a campione e quindi durante il servizio potrebbe causare anche l’interruzione improvvisa dello stesso con disservizi per l’utenza.  In mancanza di chiare linee guida e di un’organizzazione preventiva, capillare e attenta quanto ad oggi disposto dal Decreto legge 21 settembre 2021, n. 127 potrebbe causare , specialmente tra il personale legato all’esercizio (autisti bus e tram ad esempio ) giornalmente una non prevedibile e consistente riduzione del personale, non immediatamente sostituibile , che potrebbe mettere a rischio anche la regolarità del servizio pubblico di trasporto”.

La situazione è quasi identica anche per la Messinaservizi, nella lettera redatta sempre da Barresi e da Francesco Fucile (Fp Cgil).

“In ultimo , ma non per importanza , vi sono i costi economici a cui i lavoratori, non vaccinati , andrebbero incontro per ottemperare all’obbligo del green pass sul luogo di lavoro”.

Ritenendo comunque legittimo lo strumento del Green Pass, i sindacati fanno notare che “Atm Spa ha già un medico competente aziendale che potrebbe essere periodicamente coinvolto per effettuare i tamponi ai lavoratori che ne facessero richiesta garantendo operazioni senza spese per i dipendenti e nella tempistica che la norma prevede  .
La presente e’ inviata all’azienda, alla Prefettura e agli organi competenti in materia di sicurezza sul lavoro, al fine di avere formale riscontro circa quanto esposto, le criticità evidenziate,  e di quali siano le relative determinazioni in materia”.

Lo stesso varrebbe anche per Messinaservizi.

Concludono ritenendosi “disponibili ad un confronto in merito” con i vertici delle due aziende partecipate comunali.

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it