Messina Città della Musica e degli Eventi, Alessandro Russo contesta la strategia del Sindaco

Alessandro Russo interroga il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, sulla strategia proposta per il lancio del “Piano Promozionale Messina Città della Musica e degli Eventi”. Di seguito l’intervento che rappresenta le perplessità avanzate dall’esponente PD del Consiglio Comunale:

‹‹ la Giunta Municipale ha di gran fretta approvato negli scorsi giorni il “Piano Promozionale Messina Città della Musica e degli Eventi”, una delibera che impegna da subito 1.200.000 euro di fondi POC Metro per la realizzazione di un cartellone di eventi e iniziative natalizie che si vorrebbero corrispondenti alla logica della programmazione del marketing territoriale.

Ciò che desta forte perplessità, in questa operazione, è la tempestività con cui dall’approvazione in Giunta si sia passati immediatamente dopo all’avviso pubblico di selezione di 14 figure da assumere a tempo determinato, esperti e personale qualificato che dovrebbe avere competenza nella fase di programmazione degli eventi.

Nell’arco del periodo 2021-2023, il Piano Promozionale dovrebbe impiegare ben 7.500.000 euro di fondi comunitari POC Metro in una lunga programmazione di eventi sul territorio messinese, al fine di cercare di renderlo attrattivo per turisti e utile per le aziende del territorio a rilanciarsi economicamente.
Laddove le politiche di marketing territoriali sono state avviate positivamente, le amministrazioni hanno saputo costruire pochi grandi eventi nei quali si è investito con ottica di lungo periodo, targetizzando tali eventi su specifichi obiettivi, solo così un grande evento strutturale, infatti, può costituire un fattore di attrazione per il territorio: si pensi ai Festival della Cultura e della Lettura tra Mantova e Sarzana, ovvero agli eventi concentrati sulle eccellenze enogastronomiche in alcune città del Mezzogiorno.

Il Piano Promozionale di Messina, invece, appare essere una lunga serie di affermazioni apodittiche, spesso ripetute, che di per sé non indicano né le strategie da adottare, né le modalità da seguire, né gli obiettivi stessi che si intendano ottenere, se non quelli – appunto – degli “eventi” e di un “major event” in ambito musicale che si chiamerebbe “Festival del Mediterraneo”, che dovrebbe attrarre giovani talenti musicali da tutto il mondo ma del quale nulla più si dice nel Piano e che, in un periodo in cui il Sindaco De Luca pubblicizza a ogni piè sospinto il suo progetto di “Casa della Musica”, appare singolarmente coincidente con le sue idee in materia: ci si chiede se il Piano approvato dalla Giunta, a tal proposito, sia solo accidentalmente o casualmente in linea con le idee di De Luca ai suoi concertini in giro per la Sicilia o se sia effettivamente stato ispirato quasi con le stesse parole che utilizza il sindaco per promuovere il suo tour musicale in giro per la Sicilia.

Sarebbe stato auspicabile che su quale tipo di marketing territoriale puntare, la Giunta coinvolgesse nel dibattito anche il Consiglio Comunale e la stessa città, gli imprenditori, le associazioni di categoria, i titolari delle strutture di beni culturali o museali, le associazioni che intendono perseguire attività culturali sul territorio, che pure ci sono, che avrebbero potuto – ognuno per la propria parte – suggerire ipotesi di studio e di proposte da inserire nel Piano Promozionale che dovrebbe valere per la Città di Messina per i prossimi tre anni.

Invece, si assiste e si stigmatizza come la Giunta abbia deciso di impiegare ben 7.500.000 di euro di risorse del POC Metro – che è bene ricordare, sono quelle risorse che hanno aiutato con contributi economici le nostre attività imprenditoriali locali coi ristori durante il lockdown – destinandole per intero e sulla base di motivazioni deboli e contraddittorie, non supportate da alcuno studio specifico di settore o di riferimento ad un Piano Promozionale della Città che adottato in tempi strettissimi, oggi dovrebbe essere impiegato per il consueto cartellone di iniziative natalizie (i concerti di Natale nelle parrocchie, le ciaramelle per strada, il villaggio delle luci o di Babbo Natale nelle ville…) cui la Città è abituata da anni: dove starebbe, in questi eventi che di gran corsa sono stati avviati impiegando 1.200.000 euro, la più volte richiamata “attrattività internazionale” della città? Perché mai i turisti dovrebbero venire a visitare Messina per un “villaggio delle luci” o per un concerto di musica tradizionale in una parrocchia per la quale – addirittura nel Piano stesso! – si deve ancora “concordare con il parroco”..?

Appare, tutta questa operazione, oltremodo sospetta nei modi, nei tempi, nella fretta e nella stessa opportunità: milioni di euro comunitari che avrebbero potuto essere impiegati ancora in attività di concreto ristoro delle piccole e medie imprese locali sono invece state di gran fretta stornate per allestire eventi di mediocre concezione, di nessun profilo internazionale e che è tutto da dimostrare possano essere occasione di volano economico per le nostre attività.

Come si può pensare di paragonare il “villaggio di babbo Natale” al Festival del Mente di Sarzana? O al Festival dell’Economia di Trento? E come si può immaginare, senza alcuna programmazione documentabile che una tale e ingente mole di risorse economiche debbano essere destinate a eventi talmente vaghi e appena accennati che rischiano di tramutarsi nell’ennesima mediocre e affaticata programmazione di eventi di nessun appeal turistico e territoriale, come accaduto finora?

La Giunta De Luca modifichi immediatamente tale “Piano”. Si confronti con la Città, apra un dibattito su come e dove spendere questi milioni di euro che sono di tutti e non proceda oltre con una programmazione talmente mediocre che rischia di aggiungere al danno di non avere effetti sulle imprese, la beffa di squalificare ulteriormente il territorio. ››

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