Il ricorso del libraio multato, “questo sistema di denunce anonime è incivile”

Ecco il testo del ricorso di Renato Ciraolo alla polizia municipale. Secondo Carlo Callegari promotore e cofirmatario della denuncia (insieme al Ciraolo) contro il sindaco e il commissario Giardina per i fatti legati al caso dei libri usati avvenuti domenica scorsa a piazza del Popolo “è evidente che l’episodio si configura come una intimidazione nei confronti di quelli del circolo Pickwick di cui io sono uno dei promotori. Devo cominciare a preoccuparmi di essere pedinato dai solerti servitori del Sindaco che pare abbiano perso qualsiasi dignità“.

Alla polizia municipale

Sono Renato Ciraolo residente in viale San Martino,371 Messina, e domenica 7 novembre alle 19,30 mi è stato notificato per segnalazione anonima un verbale di accertamento per violazione dell’articolo 20 della legge/ ecc…( non si legge sulla copia carbone) , per aver gettato in un cassonetto di villa Dante due scatole di cartone avvolte in un largo nastro adesivo marrone inseparabilmente attaccato , raccolte in strada.

La mia abitazione dà sul marciapiede, dove si deposita ogni sorta di immondizia, dalle bottiglie di birra ai mucchi di cicche di sigarette, altamente inquinanti ma mai sanzionate, fino alle deiezioni e l’orina dei cani, spesso fatta sulla mia porta.

Ho rispettato il giusto obbligo del differenziamento, per cui il rifiuto giungerà alla sua stabilita destinazione per via regolare, e penso di aver dato un piccolo doveroso contributo. Chiedo cosa devo fare dei fogli pubblicitari che ingombrano la mia buca delle lettere, che tolgono spazio alla mia posta e la mettono a rischio, perché ripeto, la mia abitazione dà sulla strada e capita che qualche passante per sfilare il foglio pubblicitario dalla buca tiri fuori anche le lettere.

Se butto i fogli, rifiuti non miei, nel cassonetto di villa Dante rischio l’ammenda? Mi preme di non passare per inquinatore, dopo che dal marzo 2013 gestisco insieme con altri le compostiere di villa Dante, autorizzato a versare l’umido dagli uffici di Messina ambiente di via Cavalieri della Stella, mi pare.

Sono in regola col pagamento della Tari e osservo gli orari e le modalità della raccolta porta a porta, come possono testimoniare i vostri operatori. Lo zelo del mio sconosciuto accusatore, scambiando due scatole di cartone per un sacchetto, è stato miope, innocentemente o dolosamente, mi dovrebbe essere consentito di appurarlo.

Sanzionarmi sulla parola di un anonimo senza consentirmi un confronto mi sembra un procedimento anomalo. Questo sistema di denunce anonime è incivile e può prestarsi alla delazione, che è reato.

Siete in grado di provvedere alla tutela del denunciato? Per chiarire devo riferire un episodio occorso domenica sera 7 novembre in presenza delle tre agenti verbalizzanti. Sorpreso per l’inusitata tempestività della notifica, ho protestato tra l’indignato e il sarcastico che non si intervenisse con pari solerzia a por fine al transito pericoloso e al posteggio invadente dei motocicli su questo stesso marciapiede, che durano dall’entrata in funzione del tram senza che mai siano stati sanzionati i trasgressori dell’articolo 143 del codice della strada.

Una impunità ventennale. Sono stato immediatamente apostrofato da un frequentatore della sala scommesse vicina, appoggiato al suo motociclo sul marciapiede in flagranza di reato, come avviene da venti anni. Ed è in corso una raccolta di firme per ottenere di impedire l’accesso sul marciapiede ai motoveicoli.

Il mio denunciatore, avendo fornito il mio recapito, non può non conoscermi, quindi poteva chiedermi tranquillamente conto del mio operato ed io sarei stato pronto a chiarire. Invece….. Ma perché? Per punirmi? Quindi sospetto che qualcuno, per danneggiarmi senza esporsi, possa servirsi del vostro discutibile sistema di controllo.

Mi si deve dare la possibilità di far valere la mia versione in un confronto vis à vis l’uno dell’altro. Con osservanza.

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