Olga Cancellieri e la militanza politica, il ricordo di Siracusano, Timbro, Russo

In un breve comunicato Maria Flavia Timbro, Parlamentare Nazionale di Articolo Uno, e Domenico Siracusano, Segretario Provinciale di Articolo Uno, esprimo lo sconcerti dell’intera comunità di Articolo Uno Messina per la scomparsa di Olga Cancellieri e ne tracciano un ricordo.

La comunità di Articolo Uno della Provincia di Messina ha appreso con sconcerto la tragica notizia della scomparsa di Olga Cancellieri. Non ci sono parole per esprimere la cupa tristezza che accompagna, in ciascuno di noi, questo evento doloroso. Con Olga tante e tanti di noi sono cresciuti, altre compagne e altri compagni ci hanno visto crescere e maturare. La passione e l’amore per la politica è stata la cifra di una generazione che alla fine degli anni ’90 nella Sinistra Giovanile, nelle Circoscrizioni e poi nella dialettica del Partito, i Democratici di Sinistra, si è cimentata e forgiata. Di quella generazione, Olga, come militante, come attivista, come dirigente è stata sempre in prima linea. Con determinazione, con entusiasmo ha sempre combattuto per le sue idee mettendole sempre davanti al proprio interesse. Ragazza e poi donna ha saputo declinare la questione di genere in maniera innovativa, protagonista come Responsabile Femminile in una delle ultime Segreterie Provinciali dei DS. Ci mancheranno i suoi interventi, il tono acuto di alcuni passaggi, la forza nell’aggredire le questioni più spinose puntando dritto al cuore del problema. La crisi della politica e dei partiti organizzati, l’ha spinta verso nuove prospettive di impegno. Il suo attivismo nel movimento antimafia, con un ruolo di direzione e di coordinamento dell’Ufficio Legale, di Addiopizzo Messina racconta della sua volontà di esserci ancora, di incidere sulle dinamiche distorte del nostro territorio, di dare un proprio contributo al cambiamento anche attraverso la professione di avvocata. Ma Olga era tanto di più. Ci fermiamo alla soglia della sfera privata, dove il dolore si fa insopportabile e rispetto al quale ogni parola è vana e sprecata se non la nostra vicinanza che è vera e sincera. Ciao Olga, ci mancherai.

Ancora sui social il ricordo di una stagione politica condivisa. Scrive Alessandro Russo, consigliere comunale del Pd:

Sei stata mia compagna di banco, quando alla mia prima esperienza politica in Consiglio della X Circoscrizione fui eletto. Mi prendesti accanto a te e mi aiutasti a crescere nel mondo della politica, con le battaglie quotidiane, con i documenti da scrivere di notte, con i congressi di partito a cui partecipare.
Ricordi, Firenze? Sciogliendo i DS, seduti giovanissimi nei banchi dell’assemblea ci commovemmo e andammo a bere del vino sul Lungarno, di fronte Ponte Vecchio.
Quel che facemmo dopo ci vide crescere con sempre maggiore consapevolezza delle nostre scelte di vita, vicini ai più deboli e contro ogni sopruso, come dicevi sempre e come da sempre hai saputo improntare la tua vita professionale e politica.
Sono troppi, sono tanti, sono così numerosi che ora mi soffocano questi ricordi, Olga cara, amica mia. Se qualcosa di buono ho saputo fare del mio impegno in politica, sappi che c’è così tanto di tuo e del tuo esempio che oggi mi sembra così vigliacco dirtelo solo così, solo adesso.
Avrei dovuto dirtelo a quell’aperitivo che rimandavamo da così tanto tempo, che poi era diventato una birra e poi anche solo un bicchiere di vino, come ai vecchi tempi in cui, al decimo quartiere, preparavamo fino a notte fonda documenti da far votare in Consiglio, sempre a limare, correggere, esprimere in forme che non ci soddisfacevano mai.
Ma in quelle notti, in quegli anni sono cresciuto tanto, Olga, e tanto ti devo per quello che abbiamo vissuto.
Rileggo i tuoi messaggi su whatsapp di pochi giorni fa, a commento delle ultime novità della città e seppure ci mancassimo da questa estate, ogni tua parola mi sembra viva, con la tua ironia, la tua risata schietta e che ci coinvolgeva.
È una serata terribile, Olga, questa.
Dovevamo prendere ancora quel maledetto aperitivo e giuro che mi maledirò a vita per non aver saputo insistere nel trovare un momento per bere quel bicchiere di vino.
A ridere, commentare, ricordare, scherzare e incazzarsi tantissimo per le tantissime cose che pure non condividevamo.
Ti ho voluto bene, Olga.

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