ACR. Carbone: “Salvare il salvabile per evitare una tragedia sportiva”

Intervista di Umberto Frassica – Dopo un inizio di stagione drammatico, l’ACR Messina si trova in ultima posizione.
Alcuni giorni fa, il presidente Pietro Sciotto ha dato mandato al direttore sportivo Marcello Pitino di individuare dei rinforzi da inserire in rosa per uscire da questo momento buio.

Abbiamo voluto analizzare questa situazione con Dario Carbone, consigliere comunale e grande tifoso giallorosso che quest’estate ha fortemente voluto la raccolta firme per l’iscrizione del Messina al campionato di Serie C, ed è stato promotore della campagna di crowdfunding.

D. Solo 4 punti nelle prime 9 partite di campionato, la situazione del Messina è veramente complicata, qual è il tuo pensiero al riguardo?

R. È una situazione sportivamente drammatica: tutti noi tifosi e appassionati ci siamo subito resi conto che non è una squadra che può competere per le alte posizioni di classifica in quanto presenti in rosa tanti giovani e giocatori che in altre squadre non erano prime scelte: come, per esempio, il portiere Daga che, fino all’anno scorso, ha sempre avuto il ruolo di secondo.

Però inizialmente, presi anche dall’entusiasmo dell’ingaggio di Auteri in quanto allenatore esperto, pensavamo di fare un campionato per una salvezza tranquilla, ma non è andata così: ora la famiglia Sciotto è obbligata a intervenire sul mercato per evitare la retrocessione che sarebbe una vera e propria “tragedia sportiva”.

D. Durante l’estate c’è stato grande entusiasmo grazie anche alla campagna di crowdfunding che tu stesso hai lanciato. Questi risultati ovviamente deludono. Cosa dovrebbe fare la società, oltre a intervenire sul mercato?

R. Noi tutti, cittadini e tifosi che stanno fuori città, ci siamo mobilitati con la raccolta firme in un momento in cui Sciotto non era intenzionato a iscrivere la squadra e abbiamo dato una prima iniezione di entusiasmo, alla quale abbiamo aggiunto: la raccolta fondi e il crowdfunding, l’acquisto dell’abbonamento da parte di tutti i consiglieri comunali e della commissione sport, l’affidamento del Celeste, i lavori allo stadio San Filippo.

Non si può dire che l’Amministrazione e la città non siano stati affiancati al progetto, e purtroppo al momento si può solo intervenire sul mercato per cercare di salvare il salvabile, fermo restando che non si può continuare così senza un progetto serio e duraturo.

L’anno scorso il Messina si è salvato ad aprile e c’era tutto il tempo di costruire e progettare.

I giocatori da acquistare se non vedono un progetto serio purtroppo non si trasferiscono a Messina. Continuiamo a basarci solo sulla storia di questa società e di quanto fatto 20 anni fa quando il Messina era in serie A senza fare un investimento serio… ci sono realtà più piccole che investono meglio e fanno campionati importanti.

Al momento dobbiamo salvare il salvabile, ma bisogna cominciare anche a programmare seriamente.

D. Il presidente Sciotto ha più volte dichiarato come la panchina di Auteri non fosse a rischio e di come l’intenzione sia di portare avanti il progetto con lui per tre anni: visto i risultati, condividi questa scelta?

R. Siamo in una situazione al limite, però posso dirti che considerato i valori tecnici della squadra non so quanto Auteri incida o meno… è la squadra che è oggettivamente sotto le aspettative e forse Auteri, dal punto di vista mentale, grazie anche alla sua esperienza, potrebbe essere utile alla causa.

Sostituirlo potrebbe essere controproducente e creare ulteriori problemi. L’esperienza di Capuano ci dovrebbe servire di insegnamento a non commettere gli stessi errori… infatti, in quell’occasione molti poi rimpiansero Sullo.

D. Un messaggio che vuoi rivolgere ai tifosi?

R. Mandare un messaggio ai tifosi è difficile vista la rabbia e delusione che ho percepito ascoltandoli.

Purtroppo da ora in poi credo e temo che saremo sempre di meno già a cominciare dalla partita di domani contro il Latina perché Messina ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla maglia a prescindere da tutto.

Non ci si può assolutamente lamentare della tifoseria che è composta da gente che comunque mette da parte impegni e affetti per il Messina, però così facendo  si perderanno.

Un pensiero che sento spesso per ora è: “con questa gestione si sta facendo perdere la passione anche a quelli che davvero erano innamorati del Messina”. Continuando così sarà sempre peggio.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it