Si conclude domani la XIII edizione di Taobuk Festival SeeSicily

Ultima giornata domani per il festival Taobuk See Sicily. L’intera mattinata si svolgerà a Palazzo Duchi di Santo Stefano a partire dalle ore 10 con l’incontro Ultimo Grand Tour: George Gissing 1897, dove gli antropologi culturali Mauro Minervino e Mario Bolognari, entrambi esperti di antropologia meridionale, dialogheranno sulla figura dello scrittore vittoriano George Gissing, antropologo antelitteram.

Alle ore 11, torna la terza edizione del concorso internazionale d’architettura, in collaborazione con la rivista Abitare, che propone, ispirandosi all’opera di Italo Calvino Le città invisibili, l’incontro Le città del futuro. Abitare la libertà. Luoghi memorie e desideri. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso, chiamati a ideare un piccolo ma significativo intervento urbano nella Piazza IX Aprile di Taormina. Interverranno: Sara Banti, caporedattore di AbitareGianfranco Tuzzolino, architetto e docente di composizione architettonica e urbana all’Università di Palermo e gli architetti Alfonso Femia e Paolo De Marco.

Alle ore 12, nell’incontro Liberarsi dal dolore. Trovare una ragione per sorridere, la scrittrice Lally Masia, in colloquio con la giornalista Lucia Gaberscek, presenterà il suo nuovo libro Vinco io (Leone). Il pubblico sarà condotto in un viaggio introspettivo fatto di memorie, riflessioni e rinascita.

Il pomeriggio si apre, alle ore 15, sempre a Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, con l’incontro Liberi dalla paura. Lo psicologo e psicoterapeuta Salvo Noè presenta il suo libro La paura come dono (San Paolo Edizioni), in cui dialoga con Papa Francesco. La vita, la quotidianità, le gioie e i dolori di ogni giorno vengono letti sotto un’unica lente: la fede in un bene che ci è destinato e la capacità di poter vivere senza paure.

In contemporanea, alle ore 15, a Palazzo Ciampoli, in Libertà e donna sarà affrontato il tema del ruolo della donna nei contesti religiosi: ne parleranno la giornalista documentarista Laura Silvia Battaglia e la teologa americana musulmana, Ani Zonneveld, imama e presidente dell’associazione “Muslims for progressive values”.

Alle ore 16, a Palazzo Duchi di Santo Stefano, si discuterà dei recenti cambiamenti negli equilibri geopolitici e geoeconomici globali, che hanno messo in discussione la globalizzazione e hanno accentuato tensioni già esistenti, o scatenando nuove crisi. Ne discuteranno: Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’ISPI e docente di relazioni internazionali all’Università Bocconi e Francesca Longo, docente di Scienza Politica dell’Università di Catania nell’appuntamento Verso un “mondo nuovo”? L’Europa, il Mediterraneo e il Sud Globale. 

Si prosegue alle ore 17, sempre a Palazzo Duchi di Santo Stefano, con Di guerra e libertà. Lo scrittore russo di origine siberiana Nicolai Lilin, partendo dal suo libro La guerra e l’odio (Piemme), un viaggio nella memoria per comprendere le fratture delle guerre del passato e del presente per interrogarsi sul concetto di libertà. Il libro più famoso di Lilin è Educazione Siberiana, diventato nel 2013 un film con la regia di Gabriele Salvatores con John Malkovich. Lilin, sarà in dialogo con il giornalista della Gazzetta del Sud Emilio Pintaldi, che – a seguire alle ore 18 – si collegherà con Vera Politkovskaja, giornalista che racconterà della madre Anna, giornalista coraggiosa di Novaja.

Gazeta che fino al suo assassinio ha raccontato i lati oscuri del potere in Russia, diventando così un simbolo di libertà di espressione.

Cristina Cassar Scalia, in dialogo con la giornalista Nunzia Scalzo, presenterà il suo romanzo Il re del gelato (Einaudi) nell’incontro Intrighi e misteri. Un altro caso da risolvere per il vicequestore Vanina, alle ore 18 in Piazza IX Aprile. Un giallo che scava nella mente dei personaggi, insinua dubbi, ricostruisce storie che hanno tutte un minimo comune denominatore: la Sicilia.

Alle ore 19, a Palazzo Ciampoli, si terrà l’incontro Amore e misteri. Cosa siamo disposti a fare per essere felici? Cosa accade quando il bene e il male si confondono fino a non avere più confini? È la domanda che Raro, pseudonimo di Roberta Raffaele, pone al lettore nel suo thriller Un uomo d’altri tempi (Scatole parlanti). Ne parlerà con Santina Bucolo, presidente Associazione Oltre l’Orizzonte.

Grazie alla sinergia tra enti culturali, turistici e istituzioni, Taormina ha conquistato i riflettori internazionali ed è diventata una meta amata e ambita dai visitatori di tutto il mondo. Sempre alle ore 19, a Palazzo Duchi di Santo Stefano, si terrà l’incontro-omaggio a Italo Mennella, già Presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina Quale futuro per Taormina? Nuovi assetti e orizzonti per il turismo culturale. Ne discuteranno esponenti del mondo imprenditoriale, istituzionale e culturale della città: Isabella Bambara De Luca, Gruppo GAIS Hotels; Mario Dell’Oglio, presidente della Camera Italiana Buyer Moda; Cateno De Luca, Sindaco di Taormina; Carmelo Pintaudi, presidente Associazione Imprenditori Taormina; Gerardo Schuler, presidente Associazione Albergatori Taormina; Nico Torrisi, amministratore delegato SAC e presidente Federalberghi Sicilia.

Si continua con Le libertà dimenticate. Le mancate promesse costituzionali e il dramma del giudizio alle ore 20 in Piazza IX Aprile. L’ex magistrato Gherardo Colombo, con il suo Anticostituzione (Garzanti), il giurista Alessio Lo Giudice, con Il dramma del giudizio (Mimesis), e Elvira Terranova di Adnkronos, dialogheranno per approfondire il concetto di diritto, che non sempre equivale al significato di giustizia.

Sempre alle ore 20, a Palazzo Ciampoli, Laura Toscano presenterà il suo ultimo romanzo C’era una volta a dicembre (Bookabook).

Il Festival si concluderà con l’incontro L’Odissea del precariato. Il prezzo della libertà di stampa, alle ore 21, in Piazza IX Aprile. Un inno alla libertà di stampa ripercorsa attraverso un diario-testamento, Volevo solo fare il giornalista – La storia di Alessandro Bozzo. Un monologo crudo e drammatico interpretato da Salvo Piparo, con le musiche di Michele Piccione, tratto dal libro del giornalista di Repubblica Lucio Luca Quattro centesimi a riga. Morire di giornalismo (Zolfo Editore).

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