L’Horcynus Festival immagina le città del futuro, dal 17 luglio al 6 agosto

Dal 17 luglio al 6 agosto al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, con alcuni appuntamenti in programma anche a Roccavaldina (ME), si svolgerà la XXI edizione dell’Horcynus Festival, a cura della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione MeSSInA. “Visioni, Immaginare le città del futuro” è il tema per il 2023.

Decine le proiezioni cinematografiche in programma sul grande schermo all’aperto del Parco Horcynus Orca, comprese le pellicole selezionate dal Festival del Cine Espanol Y Latinoamericano, oltre al concerto di Stefano “Cisco” Bellotti, la lettura teatrale del premio UBU 2022 Marco Cavalcoli, laboratori educativi, presentazione di libri e momenti di riflessione sulle questioni più urgenti nell’area mediterranea.

“L’Horcynus Festival non è pensato unicamente come rassegna e contenitore artistico – spiega Gaetano Giunta, Fondazione MeSSInA – ma vuole rappresentare uno spazio di lavoro e di confronto aperto tra linguaggi, contesti culturali, saperi economici scientifici e tecnologici, approcci etici ed estetici differenti. Da anni, infatti, il Festival accompagna la vita, l’evoluzione e il processo di internazionalizzazione del Distretto Sociale Evoluto di Messina. Questo evento, inoltre, è alla continua ricerca di strade nuove per contrastare le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento dei processi di mutamento climatico, promuovendo metamorfosi per garantire un futuro più giusto”.

“Questo Festival è un’occasione per mettere insieme riflessione ed emozione – aggiunge il Presidente della Fondazione Horcynus Orca, Giuseppe Giordano – Grazie alla sinergia di Fondazione MeSSInA, Fondazione Horcynus Orca, Università di Messina e Comune, ancora una volta rendiamo pubblico, con 20 giorni di eventi, lo spirito che accompagna un lavoro quotidiano che vuole promuovere la bellezza e la scienza e siamo certi che, anche quest’anno, il nostro festival contribuirà a ribadire ancora una volta la centralità per il nostro futuro del Mediterraneo e delle politiche che lo riguardano con la consapevolezza di essere, pur nelle diversità, una comunità di destino”.

Il programma cinematografico, per la storica sezione del Festival “Arcipelaghi della Visione” è diretta da Franco Jannuzzi, mentre la sezione “Musica Nomade” è curata da Giacomo Farina e Luigi Polimeni.

“Quest’anno ospiteremo il concerto di Cisco, all’anagrafe Stefano Bellotti, cantante e co-fondatore dello storico collettivo musicale Modena City Ramblers, icona e colonna sonora dei movimenti giovanili progressisti degli ultimi trent’anni italiani – annunciano Farina e Polimeni – Cisco si esibirà mercoledì 26 luglio alle ore 22.00, nella giornata dedicata ad un’analisi della storia contemporanea italiana, attraverso una finestra sulla strage di Portella della Ginestra del 1947, indicata come l’inizio della strategia della tensione per arginare l’avanzata dei movimenti democratici dei lavoratori che, proprio dalla Sicilia, iniziavano a contrastare i poteri forti e occulti e che decidevano i destini di tutto il Sud e dell’intero Paese”.

“La novità di quest’anno – aggiungono Farina e Polimeni – è la prima edizione di ‘Vedere la Musica’, un concorso nazionale di videoclip musicali che dialoga con il linguaggio principale del Festival, che è l’audiovisivo. In tempi in cui la tecnologia prêt-à-porter e la comunicazione peer-to-peer hanno facilitato l’accesso alla condivisione dei propri prodotti artistici, è stato un modo per monitorare e stimolare il mondo dell’audiovisivo musicale giovanile ed emergente. Unico concorso siciliano del genere si avvale della presidenza della giuria di Carlo Massarini, storico presentatore e innovatore della RAI”.

Per quanto riguarda la parte dedicata al cinema, il direttore artistico Franco Jannuzzi, spiega: “Anche per me l’impegno quest’anno è stato quello di far ‘Vedere la Musica’, e così la programmazione del Festival è ricca di film in cui la musica è protagonista. Una chicca molto particolare, in programma nella serata inaugurale del 17 luglio, è l’opera rock ‘Orfeo 9’ di Tito Schipa Jr., un lavoro molto interessante che, in Italia, ha anticipato tante cose. Segnalo anche la pellicola Song to Song di Terrence Malick e Buena Vista Social Club di Wim Wenders, due esempi fondamentali di opere cinematografiche musicali.”.

“Il tema del Festival di quest’anno – prosegue Jannuzzi – sono le visioni e come immaginare le città del futuro e, su questo solco, ho voluto programmare un film molto importante di Jean-Luc Godard, Agente Lemmy Caution: Missione Alphaville, girato in bianco e nero nel 1965 in una Parigi notturna e in via di trasformazione. Altre scelte ci permettono di offrire una varietà di programmazione che ci dà una visione trasversale e una prospettiva sul futuro”, conclude Jannuzzi.

Anche per l’edizione 2023 torna al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro il Festival del Cine Espanol Y Latinoamericano, a cura di Iris Martin-Peralta e Federico Sartori, in città grazie alla collaborazione delle fondazioni messinesi con l’Ambasciata di Spagna in Italia. Dal 30 luglio all’1 agosto tre giorni di pellicole, in versione originale con sottotitoli in italiano, con una selezione che dà ampio spazio a film altrimenti invisibili in Italia.

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