Scuole e corsa ai centisti: ma il valore dell’esperienza scolastica va oltre i numeri

di Antonella Intelisano- La fine dell’anno scolastico è arrivata e, come ogni anno, si apre il dibattito sulla graduatoria dei migliori studenti, sui centisti. Ma, onestamente, quanto valore hanno queste classifiche? Cosa ci dicono realmente? Vorrei dedicare questo editoriale a tutti coloro che non rientrano nella categoria dei centisti, augurando loro una meravigliosa estate.

“Ai miei tempi, c’era una sorta di “corsa” per ottenere il massimo dei voti, e io, con la mia anima ribelle, mi sono fermata a 59 – racconta sulla sua pagina social la nostra direttrice responsabile Palmira Mancuso – Quasi come una punizione per farmi pagare le tasse universitarie. Ma sia allora che oggi, penso che la scuola sia una grande palestra di vita, dove ogni studente ha il proprio percorso. Arrivare al traguardo è importante, ma è altrettanto cruciale considerare come si è arrivati fin lì”.

Il successo dei centisti spesso nasconde il fatto che la scuola stessa si trova a lottare per affermarsi come fosse un’azienda di successo, cercando di ottenere “premi di produzione” basati su risultati che spesso non rispecchiano la realtà. Questo sistema può portare alcuni studenti a essere sopravvalutati, per poi sperimentare il fallimento quando si trovano ad affrontare gli studi successivi. La scuola non dovrebbe promuovere una competizione tra vincitori e perdenti, ma dovrebbe abbracciare l’idea di una comunità in cui tutti raggiungono il traguardo della maturità, ciascuno con la propria sensibilità e responsabilità.

Tutti questi articoli che ci bombardano con la classifica delle scuole che hanno prodotto più centisti sono deprimenti. Per fortuna, i ragazzi sono già al mare! E se ne fregano di tutta questa retorica. Non lasciamo che questi “fiumi di parole” oscurino la bellezza dell’esperienza scolastica e la diversità di percorsi che ogni studente può intraprendere.

Allora, ai non centisti, auguro una splendida estate, piena di gioia e momenti indimenticabili. La scuola è solo una parte del percorso della vita, e il vero valore si trova nella crescita personale, nell’acquisizione di competenze, nella curiosità intellettuale e nell’apertura mentale.

Non lasciamoci trascinare dalla competizione e dalla necessità di essere i migliori. Valorizziamo invece il valore intrinseco dell’istruzione e il significato più profondo dell’esperienza scolastica. Ognuno di noi ha una propria strada da percorrere, e ciò che conta davvero è la nostra capacità di crescere, imparare e scoprire chi siamo veramente.

Quindi, godiamoci l’estate e lasciamo che i ragazzi si divertano senza il peso di classifiche e confronti. La vita è troppo breve per essere definita solo da numeri e risultati.

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