A Messina boom di nuove immatricolazioni autobus: +131%

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Sicilia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Dall’analisi emerge che la Provincia di Messina vede un fortissimo incremento di nuove immatricolazioni nel comparto degli autobus e si aggiudica il terzo posto in regione per la presenza di mezzi elettrici. Sul fronte del trasporto merci, invece, il territorio è maglia nera per autocarri Euro 0-2 e per il parco circolante di autocarri più datato della Sicilia.

A Messina boom di nuove immatricolazioni autobus (+131%)

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

Stesso tenore per la Sicilia che nel 2022 fa segnare addirittura un -24% di immatricolazioni, pari a 1.076 nuove targhe, 349 in meno rispetto al 2021. Messina segue la Regione, anche se con cifre più moderate, e mostra un calo del 19,8%, pari a 34 targhe in meno rispetto all’anno precedente.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo del 15,8% con 96 nuove targhe.

La Provincia di Messina ha un andamento decisamente contrapposto alla Regione e registra un boom di nuove immatricolazioni pari quasi al 131% (30 nuove unità, 17 in più rispetto al 2021).

Alimentazione: a Messina medaglia di bronzo per presenza di autobus elettrici

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

La Sicilia vede l’elettrico fermo allo 0,1% e l’ibrido in leggero rialzo allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93% del parco) seguita dalla benzina al 5,2%.

La Provincia di Messina tocca lo 0,3% di autocarri ibridi mente gli elettrici segnano quota 0. Il numero di mezzi a gasolio, pari al 91,4%, è leggermente inferiore al dato regionale, mentre aumentano i mezzi alimentati a benzina (6,8%).

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido è inesistente mentre l’elettrico si conferma allo 0,8%. Il gasolio segna il 95,5% e il metano scende al 3,2%.

Messina sorpassa la Regione per presenza di autobus elettrici che si attestano all’1,5% (terzo valore più alto in Regione), mentre gli ibridi toccano lo 0,2%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 97,8% del parco circolante.

Categoria Euro: Messina maglia nera in regione per autocarri Euro 0-2, sono il 51,4%

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%. La situazione in Sicilia è più delicata dove la quota più rappresentata è quella degli Euro 0, che da soli sono il 26,8% del parco circolante. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 47%, in lieve calo rispetto ai dati 2021. Le classi meno inquinanti, ovvero Euro 5 ed Euro 6, si fermano al 18%.

Messina maglia nera per la presenza di autocarri appartenenti alle categorie più inquinanti, Euro 0-2, che coprono addirittura il 51,4% del parco circolante, di cui i soli Euro 0 si attestano al 29,5%.
Proporzionalmente si registra anche la cifra più bassa di mezzi Euro 5 e 6 che sfiorano il 16%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 19,1%, al contrario la quota di Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 30,1%, al di sotto della media italiana che è del 47,9%.

In questo contesto, la Provincia di Messina si discosta di pochissimo dai dati della Regione. Un autobus cinque, infatti, è Euro 0 mentre gli Euro 5 e 6 si attestano al 27%.

Anzianità: Messina ha il parco autocarri più datato della Sicilia

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). In Sicilia, invece, la fascia d’età più diffusa si conferma quella 20-30 anni con il 23,4%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: poco più del 16% dei mezzi ha massimo 10 anni. Cala, seppur di pochissimo, la percentuale degli under 1 anno, pari all’1,3%.

In Provincia di Messina gli autocarri con massimo 10 anni si attestano al 13,6%, la cifra più bassa di tutta la Regione, mentre la quota di mezzi con oltre 20 anni aumenta e tocca ben il 55,2% (il dato più alto).

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Sicilia la fascia di autobus oltre 20 anni si conferma la più rappresentata con il 41,5%, rispetto a quella nazionale (27,6%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni scendono al 12,8%.

Anche in questo contesto Messina mostra un panorama decisamente difficile: il 42,2% degli autobus, infatti, ha più di 20 anni e solo un mezzo su quattro ha al massimo 10 anni.

 

Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI

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