Emergenza idrica a Messina: dopo 36 ore senza acqua, ridistribuzione a singhiozzo

Al termine di una stagione estiva che ha visto la città affrontare interruzioni e riduzioni nell’approvvigionamento d’acqua, un singolo fulmine ha reso l’intero sistema inoperante per oltre 36 ore.

Sabato pomeriggio, infatti, un potente temporale ha colpito la zona di Fiumefreddo di Sicilia e Piedimonte, provocando un fulmine che ha centrato in pieno la cabina elettrica responsabile dell’adduzione dell’acqua dalla zona etnea a Messina. Questo evento ha non solo causato un’interruzione immediata, ma ha anche danneggiato gravemente l’apparato elettromeccanico dell’Amam, che gestisce la distribuzione dell’acqua.

Sebbene l’Enel sia riuscita a risolvere il blackout entro la mattinata del giorno seguente, il processo per riattivare le pompe ha richiesto più tempo. Delle 5 pompe disponibili, solo tre sono tornate operative, riducendo così la capacità di distribuzione dell’acqua di circa il 17%. Gradualmente, l’acqua ha iniziato a tornare nelle abitazioni di alcune parti della città, ma non ovunque.

L’area sud di Messina è stata la prima a beneficiare del ripristino dell’approvvigionamento. Molte aree, in particolare quelle a nord e quelle più lontane dalla fonte, sono ancora in attesa di una soluzione. Inoltre, con l’apertura di uffici e scuole, la domanda di acqua è aumentata, peggiorando ulteriormente la situazione.

 

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