Non Una di Meno, un anno dopo la petizione, ancora pochi medici non obiettori. Esposto in Procura

Un anno fa, l’associazione Non Una di Meno Messina ha lanciato una petizione per incrementare il numero di medici non obiettori nella città. Da allora, sono stati organizzati banchetti, presidi e incontri informativi, ma, a distanza di un anno, la situazione non è migliorata.

Le persone che cercano supporto continuano a confrontarsi con lunghe liste d’attesa, sovraccarico dell’ambulatorio ginecologico al Policlinico e difficoltà logistiche per raggiungere l’unico ospedale della provincia in grado di offrire servizi di interruzione di gravidanza.

La stanchezza di fronte all’inerzia delle dirigenze sanitarie locali ha spinto Non Una di Meno Messina a depositare un esposto presso la Procura della Repubblica. Nel documento, l’associazione ha evidenziato le sfide affrontate dalle persone che si sono rivolte a loro durante il processo di IVG.

Secondo l’esposto, non è accettabile che l’obiezione di coscienza dei medici danneggi le donne che cercano assistenza nelle strutture sanitarie. La regolazione organizzativa, sottolinea l’atto, è un obbligo per le aziende sanitarie, non una facoltà, e mira a tutelare i diritti della persona.

In occasione della giornata internazionale dell’aborto legale e sicuro, Non Una di Meno Messina invita la comunità a dibattere apertamente su questo tema. L’appuntamento è in Piazza Anna Maria Arduino (via degli Amici 21) presso la casa del popolo, dalle ore 17.30/18.00 in poi.

L’associazione ribadisce che l’aborto è un diritto, non un privilegio, e spera che questa azione legale contribuirà a migliorare l’accesso a servizi fondamentali per la salute delle donne nella provincia di Messina.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it